I giorni scorsi sono stati molto intensi dal punto di vista politico: Decreto Crescita, il caso Sea Watch, la possibile procedura di infrazione e il G20 di Osaka. Il governo, nonostante il mutato equilibrio elettorale della maggioranza Lega – 5 Stelle dopo le elezioni europee, ha approvato il 27 giugno il Decreto Crescita che lascia intuire delle possibili linee guida sull’indirizzo della prossima manovra finanziaria che il Ministro dell’Interno Matteo Salvini avrebbe intenzione di anticipare all’estate, con lo scopo dichiarato di dare battaglia all’Unione Europea soprattutto sul tema fiscale e occupazionale.
I rapporti interni alla maggioranza rimangono tesi e nel Movimento 5 Stelle le acque continuano ad agitarsi su diversi dossier, non ultimo quello della Difesa con la Ministra Elisabetta Trenta, al centro di diverse polemiche specialmente per quanto riguarda la parata del 2 giugno scorso che ha portato in superficie i malumori riguardo la gestione del suo dicastero. Parliamo di questi e di altri temi con Luca Toccalini, deputato della Lega e membro della Commissione Difesa.
La Ministra Trenta è stata al centro di diverse polemiche che hanno portato anche alla minaccia di dimissioni (poi ritirata) da parte del Sottosegretario pentastellato Angelo Tofalo. Che clima si respira in Commissione e come valuta la gestione del comparto Difesa da parte della Ministra? Si potrebbe fare sicuramente di più. Ci sono tante aziende del comparto difesa che aspettano risposte, gli F35 che aspettano di essere completati, i nostri militari di strade sicure che giustamente vorrebbero vedersi pagati gli straordinari svolti in tempi certi. Come Lega ce la stiamo mettendo tutta, ci auspichiamo un cambio di passo nei prossimi mesi.
Il caso Sea Watch ha catalizzato l’attenzione dei media nell’ultima settimana. Durante l’attracco è stata messa a rischio l’incolumità delle forze dell’ordine che tentavano di impedire l’ingresso non autorizzato nel porto di Lampedusa. Quali sono secondo lei gli elementi che emergono da questo avvenimento? Colgo l’occasione per esprimere solidarietà alla GDF e ai militari che hanno rischiato di essere investiti dalla Sea Watch. Mi aspetto, da parte dei magistrati, una richiesta di pena esemplare per la capita Rackete. Non possiamo dare un’immagine al Paese dove, se infrangi le leggi rischiando addirittura di uccidere dei Militari, la passi liscia. Se non mi fermo all’alt di un posto di blocco, vado in galera e ci resto.
Lo scorso 27 giugno è stato approvato il Decreto Crescita. Al Senato sono venuti a mancare 13 voti rispetto alla prima fiducia data al governo Conte. Come stanno cambiando gli equilibri nella maggioranza? La maggioranza anche al Senato resta solida. Proprio settimana scorsa, dopo un riconteggio durato un anno, la Lega ha strappato un collegio uninominale al PD con l’elezione del Sen. Corti. Inoltre la giunta delle elezioni ha proclamato un Senatore del Movimento 5 stelle, eletto su un collegio che non era stato ancora assegnato.
Entrando nel merito del decreto, quali sono le misure principali che possono sostenere la crescita dell’economia? Ritengo molto importante innanzitutto la riapertura dei termini, fino al 31 luglio, della cosiddetta “pace fiscale”. La prima fase ha visto 38 miliardi di euro in cartelle esattoriali coinvolti, soldi che lo stato italiano non avrebbe più incassato, se non in minima parte. Un provvedimento che ha dato ossigeno ai nostri piccoli imprenditori, costretti ahimè a volte a non pagare le tasse per pagare i dipendenti, il mutuo, la scuola ai propri figli. Importante inoltre l’accesso al credito delle aziende vittime di mancati pagamenti per Mercatone Uno, la cui vicenda è tristemente nota. È prevista poi proroga dei versamenti delle imposte sui redditi al 30 settembre 2019, il taglio della cosiddetta mini ires, l’aumento della deducibilitá dell’Imu sui capannoni che arriverà al 70% nei prossimi tre anni. E tanto altro ancora.
Il 9 luglio si avvicina e, con esso, la possibile apertura della procedura d’infrazione. Crede che l’Italia riuscirà ed evitarla? E quale può essere la soluzione per scongiurare tale evenienza? Sono certo che l’Italia scongiurerà la procedura di infrazione. L’Europa non può punire un paese fondatore come il nostro su un debito principalmente accumulato dai vecchi governi che non hanno fatto altro che approvare leggi di Bilancio dettate da Bruxelles. In questi giorni, a partire dal G20, il dialogo con l’Unione Europea è apertissimo.
Flat tax. Questa misura fiscale, fortemente voluta dalla Lega, sembra avere dei costi che mal si conciliano con i parametri imposti da Bruxelles. Introdurrete questa misura anche se per farlo foste costretti ad aumentare il debito? Se curiamo il malato con la stessa medicina e non migliora, è evidente che dobbiamo cambiare cura. Con uno shock fiscale mettiamo nelle tasche degli italiani due quattrini in più che verrebbero investiti nell’economia reale, rilanciandola uscendo dallo stallo in cui siamo. Per la Flat tax alle famiglie fino ai 50.000€ di reddito le coperture ci sono, mi auguro non vengano quindi messi i bastoni tra le ruote ad un provvedimento fondamentale per il nostro Paese.
Concludiamo parlando di giovani: nel decreto crescita è presente una consistente detrazione fiscale per richiamare i giovani andati all’estero. Partendo da questi temi come vede il futuro dei giovani italiani? Troppi giovani scappano all’estero per cercare un futuro. Arrivo da una due giorni tra Puglia e Basilicata, dove ho trovato tanti ragazzi che vorrebbero rimanere sul loro territorio a costruirsi un futuro è una famiglia, ma trovano enormi difficoltà. Con questo provvedimento diamo la possibilità di rientrare in Italia con una forte defiscalizzazione, chiaro che bisogna proseguire con la strada imboccata della creazione di posti di lavoro, i nostri ragazzi ci chiedono questo, non di percepire uno stipendio stando seduti sul divano guardando la TV. Più lavoro e meno assistenzialismo, abbiamo i migliori medici al mondo, i migliori ingegneri, i migliori artigiani. Non possiamo farli scappare.