La pubblicità delle sigarette è vietata, così come quella di ogni altro prodotto del tabacco anche se effettuata in forma indiretta, come stabilito dalla legislazione vigente. Peccato che Imperial Brands sembra averlo dimenticato nelle attività promozionali del nuovo dispositivo Pulze e degli sticks brandizzati ID.
Lo segnala il Movimento Difesa del Cittadino che dal 2020 sta portando avanti una importante campagna per la prevenzione del fumo tra i giovani e monitora eventuali pubblicità occulte o product placement ingannevoli, anche sulle piattaforme social come FB, Instagram e TiKTok.
Secondo gli ultimi dati dell’Agenzia Accise Dogane Monopoli di Stato (ADM), dal 2018 si è registrato un calo del 9% delle sigarette tradizionali a favore di altri prodotti, soprattutto quelli di nuova generazione. Rispetto al 2020 il mercato degli stick THP ha sperimentato un incremento del 62%. Ciò̀ denota un cambiamento significativo nelle abitudini dei consumatori.
Nell’ultimo mese, l’associazione di consumatori ha monitorato le attività promozionali del dispositivo Pulze e degli sticks brandizzati ID rilevando serie criticità rispetto alle previsioni normative in tema cessione e promozione dei tabacchi.
Movimento Difesa del Cittadino sottolinea come soprattutto presso i punti vendita selezionati per le promozioni, all’acquisto del dispositivo venga associato l’omaggio di uno o più pacchetti di sticks (appositi prodotti da scaldare a base di tabacco).
Tale condotta contrasta con la normativa in tema di cessione gratuita di tabacchi lavorati, ma anche una violazione del capitolato d’oneri vigente fra ADM e le tabaccherie che all’art. 17 stabilisce il divieto per il rivenditore “di associare o condizionare la vendita di tabacchi alla consegna all’acquirente di gadget o altri omaggi”. Tali violazioni, se accertate, potrebbero addirittura causare la revoca della licenza.
Infine, ma non per minore importanza, tali attività vengono promosse sui social media come Facebook con post e foto, accessibili anche ai minori, rappresentando un rischio per l’iniziazione al fumo giovanile.
Movimento Difesa del Cittadino, in base a quanto prescritto dal D.Lgs 300/2004, art. 6, sta preparando un esposto all’ Autorità Antitrust, informando anche ADM e il Ministero della salute per denunciare le violazioni. Ciò al fine tutelare la salute dei cittadini, ed in particolare dei più giovani.