Si chiama Reel l’ultima novità approdata su Instagram e permetterà ai suoi numerosissimi utenti – oltre un miliardo – di creare, montare e condividere brevi video. Il social network acquisito da Facebook nel 2012 e oggi tra i più seguiti al mondo apre così le porte allo sconfinato e sempre più amato mondo delle clips. Ma Instagram Reel di originale sembra avere ben poco: è infatti difficile non notare la somiglianza con il social network rivelazione degli ultimi anni, TikTok. Il social cinese, ormai famoso in tutto il mondo per i suoi video, ha infatti visto tra il 2019 e il 2020 un vero e proprio boom di iscritti. Un successo che evidentemente non deve essere troppo piaciuto alla società di Menlo Park e che ora con Reel sfera il suo contrattacco. Mossa vincente o autogol? Questo potranno deciderlo solo gli utenti, ma le reazioni – almeno nel mondo social italiano – non sembrano essere tra le più entusiasmanti.
Cos’è Instagram Reel. Lo scorso 5 agosto è arrivata in Italia e nel resto del mondo – dopo il periodo di prova in Brasile – la nuova funzione di Instagram, che permetterà ai suoi utenti di creare e condividere sul feed di Instagram video multi-clip della durata di 15 secondo l’una. A svelarne modalità di funzionamento e caratteristiche è stata una nota ufficiale rilasciata dalla stessa compagnia di Menlo Park. Certo, i video erano già possibili sul social, dalle stories agli Igtv, ma ora Instagram si apre al mondo delle clip, permettendo ai suoi utenti non solo di montare un video a partire da più registrazioni singole, ma di intervenire anche nella post produzione, inserendo musica ed effetti di realtà aumentata, o modificando la velocità di esecuzione delle singole clip o dell’intero video.
Come creare i reel. La nuova funzione di Instagram è estremamente intuitiva: per creare un reel basta infatti accedere alla fotocamera di Instagram e scorrere la barra delle opzioni, posta nella parte inferiore della schermata, da destra a sinistra, e selezionare l’opzione Reel – l’icona corrispondente è un ciack giallo-rosa. Una volta selezionata la funzione, nella parte sinistra della schermata saranno visibili, disposti verticalmente, dei tools pensati per la creazione del video: audio, velocità di esecuzione, effetti di realtà aumentata e timer. Attraverso di essi i creator potranno registrare delle singole clip della durata massima di 15 secondi l’una, montarle insieme – attraverso il tool Allinea potranno anche fare in modo che i soggetti appaiano allineati l’uno con l’altro – modificare la velocità del video e aggiungere l’audio o la canzone desiderata.
Sfida a TikTok. Anche i meno patiti di social non avranno potuto fare a meno di notare la somiglianza con i video del social cinese, che ad oggi conta circa 800 milioni di iscritti. È innegabile infatti che l’obiettivo di Instagram Reel sia in fondo quello di fare proprio il mondo delle clip, di cui è regina incontrastata l’app di proprietà del gruppo tech cinese ByteDance, una volta nota come con il nome di musical.ly e da qualche tempo al centro di forti tensioni tra Pechino e Washington. D’altronde proprio in questi giorni il presidente Usa Donald Trump ha firmato un decreto con cui ha di fatto vietato alle società statunitensi di fare affari con le cinesi TikTok e WeChat: il motivo, secondo le autorità statunitensi, sarebbe la sicurezza dei dati degli utenti americani. Ma la Cina non incassa il colpo e parla di “manipolazione politica” da parte degli Usa, mentre la ByteDance, da parte sua, annuncia la creazione di un data center in Irlanda, un’operazione da 500 milioni di dollari, che da sola fa capire le ambizioni espansionistiche della compagnia cinese.
Gli esiti possibili. Sarà il colosso di Menlo Park a fermare i sogni di grandezza del competitor cinese? È troppo presto per dirlo, ma certo l’esempio di Snapchat e la crisi che su di essa si è abbattuta dopo che l’arrivo delle stories su Instagram non è di buon auspicio per il gruppo cinese. D’altra parte una domanda sorge spontanea: può una copia avere la meglio sull’originale? Solo il tempo potrà dare una risposta a questa domanda.