Studenti e professori sono sempre più chiamati a far uso delle tecnologie digitali per studiare, lavorare e comunicare, ma l’eccessivo utilizzo di social e app rischia di trasformarsi in una vera e propria “tecnodipendenza’’ . E’ uno dei dati che emerge dal nuovo monitoraggio realizzato dal Centro Ricerche Themis nell’ambito del progetto Programma il Futuro, iniziativa realizzata dal Laboratorio Informatica e Scuola del CINI in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione.
Le risposte al questionario sono pervenute da un campione di 1.764 insegnanti di ogni ordine di scuola, dall’infanzia alla secondaria di secondo grado, con una larga rappresentanza della primaria. Oltre la metà degli insegnanti, il 56% , ritiene che il rischio maggiore dell’uso eccessivo di social e app sia rappresentato dalla “dipendenza “ e dal dilagare delle ‘’fake news’’. La percentuale cresce decisamente quando viene chiesto ai docenti di valutare la situazione di studenti e studentesse che usano il web molte ore al giorno: in questo caso la soglia di rischio arriva al 73%, seguita dal rischio di “incontri pericolosi” in rete, segnalato dal 63% dei ragazzi.
“La dipendenza da social e app è un tema sul quale occorre assolutamente lavorare. -commenta Isabella Corradini Presidente del Centro Ricerche Themis- Quando si parla di sicurezza in rete si pensa in genere al cyberbullismo e al cybercrime, ma spesso si trascurano i rischi per la salute che sono altrettanto importanti. Non dimentichiamo, infatti, che un uso eccessivo di questi strumenti può andare a discapito delle relazioni sociali, oltre che produrre un sovraccarico cognitivo per la quantità di informazioni da elaborare”
Il monitoraggio ha coinvolto, con un focus specifico, anche un campione di 120 ragazzi e ragazze con età superiore ai 14 anni, che hanno ribadito la percezione del rischio “dipendenza”, confermato da uno su due degli interpellati. Tra questi giovani Instagram è il social più usato (83%) insieme a YouTube (80%). Sono interessanti i dati emersi sulla consapevolezza digitale: secondo il 53% del campione di studenti il “senso di responsabilità” costituisce l’elemento primario per sviluppare consapevolezza d’uso nelle tecnologie digitali, seguito dalla conoscenza di “come funzionano” (51%). Nel campione totale dei docenti -e nel sottoinsieme dei docenti delle superiori- è invece la “conoscenza dei rischi” che viene indicata come l’elemento fondamentale per un uso consapevole delle tecnologie digitali.
Ulteriori approfondimenti di ricerca saranno effettuati nei prossimi mesi, mentre “il progetto – conferma Enrico Nardelli, direttore del Laboratorio Informatica e Scuola – continua a crescere in termini di partecipazione, considerato che dalla sua nascita nel 2014 ad oggi Programma il Futuro è riuscito a coinvolgere circa 3 milioni di studenti e circa 40.000 insegnanti”.