Domenica 20 settembre e lunedì 21 settembre si voterà per rinnovare i presidenti e i consigli di sette regioni d’Italia. Si recheranno infatti alle urne i cittadini di sette regioni, ovvero Campania, Liguria, Marche, Puglia, Toscana e Veneto, e Val d’Aosta (l’unica a statuto speciale). Sale, dunque, l’attesa per un appuntamento elettorale dall’evidente significato politico, d’altronde la concomitanza temporale con il referendum nazionale sul taglio dei parlamentari non sminuisce affatto gli eventuali effetti che i risultati di queste amministrative potrebbero avere sul governo stesso e sulla sua legittimità. In attesa di scoprire cosa accadrà, rivediamo quali sono i principali candidati alla presidenza regione per regione, con l’unica eccezione della Val d’Aosta: qui infatti si andrà alle urne per votare solo i consiglieri regionali, mentre spetterà a questi ultimi nominare il nuovo presidente.
Campania. La regione attualmente governata da Vincenzo De Luca vede sette candidati alla presidenza: oltre al governatore uscente, candidato del centrosinista, i campani potranno votare – tra glia altri – per Stefano Caldoro, in lista per il centrodestra, o per Valeria Ciarambino (M5S). De Luca, laureato in Filosofia e con alle spalle ben tre mandati come sindaco di Salerno, è alla sua terza candidatura come governatore della regione Campania. Numero di candidature che condivide con lo sfidante di centrodestra Caldoro, la prima nel 2010, che lo ha visto vincitore proprio contro De Luca. Tra i candidati dei principali partiti spicca infine Ciarambino, consigliere regionale e capogruppo del Movimento.
Liguria. Sono ben dieci i candidati alla presidenza della regione Liguria. A sfidare l’attuale governatore Giovanni Toti (centrodestra) ci sono, tra gli altri, Ferruccio Sansa, giornalista per il Fatto Quotidiano e ora candidato dell’asse governativo Pd-M5S, e l’ex preside della facoltà di Ingegneria di Genova, Aristide Fausto Massardo, nome sostenuto da Italia Viva, in corsa solitaria nella regione.
Marche. L’asse Pd-M5S non ha avuto repliche in altre regioni, né tanto meno nelle Marche. La regione, ormai storicamente governata dal centrosinistra, vede otto aspiranti presidenti. Assente il presidente uscente, Luca Ceriscioli, il Pd e Italia Viva hanno scelto di appoggiare Maurizio Mangialardi, sindaco di Senigallia e presidente di Anci Marche. Francesco Acquaroli, ex sindaco di Potenza Picena, nonché deputato di Fratelli di Italia, è la risposta del centrodestra, mentre il nome scelto dal M5S è quello del consigliere del Comune di Tolentino (Macerata), Gian Mario Mercorelli.
Puglia. Si è parlato per diversi mesi di un possibile asse Pd-M5S anche in Puglia, ma i tentativi del governatore uscente Michele Emiliano (Pd) nulla hanno potuto contro le resistenze dei pentastellati: da qui l’impossibilità di un nome comune per i due partiti. Così se il centrosinistra appoggia Emiliano, il M5S propone Antonella Laricchia, consigliera regionale già candidata alle elezioni del 2015. Tutt’altro che una novità è invece il candidato del centrodestra: Raffaele Fitto, ex ministro per gli Affari Regionali dal 2008 al 2011, ma soprattutto ex governatore della Regione Puglia dal 2000 al 2005. Infine il sottosegretario agli esteri e deputato, Ivan Scalfarotto, è la proposta distinta di Italia Viva, +Europa e Azione.
Toscana. Ampio ventaglio di scelte anche per la Toscana, con sette candidati alla presidenza. Giovanissima la proposta del centrodestra unito: Susanna Ceccardi, classe 1987, europarlamentare dal 2019, nonché ex sindaco di Cascina (Pisa) dal 2016 al 2019. Vanta invece un’esperienza pluridecennale il candidato dell’asse centrosinistra-Italia Viva: Eugenio Giani, consigliere del comune di Firenze da 30 anni e dal 2010 membro del Consiglio regionale della Toscana, di cui è presidente dal 2015. Consigliere regionale della Toscana è anche la candidata pentastellata, Irene Galletti, 43 anni, specializzata in Diritti umani e cooperazione internazionale alla Sant’Anna di Pisa, entra in politica nel 2015.
Veneto. Nella regione, tra le protagoniste della drammatica lotta al Coronavirus, sfidano – tra gli altri – il presidente uscente leghista Luca Zaia, candidato per il centrodestra, l’ingegnere, nonché vicesindaco di Padova dal luglio 2017 al luglio 2020, Arturo Lorenzoni. Ennesima corsa solitaria per i pentastellati con Enrico Cappelletti, senatore dal 2013 al 2018. La senatrice Daniela Sbrollini è infine la proposta congiunta di Italia Viva e Psi.