In un cantiere in zona Vigna Murata, a Roma, due operai italiani, rispettivamente di 29 e 53 anni, sono morti dopo essere precipitati da oltre 20 metri di altezza sul luogo di lavoro in piazza Ludovico Cerca. Secondo una prima ricostruzione, i due addetti stavano tagliando una trave di cemento quando, per motivi in via di accertamento, sarebbero caduti. Sul posto i sanitari del 118. Vani i tentativi di rianimazione.
Le indagini. È stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco per recuperare il corpo dei due operai. Mentre una squadra del Nucleo Speleo-alpino-fluviale ha messo in sicurezza la trave rimasta sospesa a venti metri d’altezza. Sono state quindi avviate le indagini all’interno del cantiere. “I due operai non erano agganciati all’impalcatura – spiega Gianni Lombardo, Cgil – altrimenti si sarebbero salvati. Stiamo cercando di capire se c’era, all’interno della zona di lavoro, un responsabile incaricato di supervisionare il rispetto delle norme”.
Le norme di sicurezza. È stato disposto il sequestro di alcuni macchinari utilizzati nell’area di lavoro e gli incartamenti relativi. Il pm Francesco Minisci, titolare del procedimento, ha svolto un sopralluogo in piazza Lodovico Cerva, teatro della tragedia. Obiettivo dell’inchiesta è verificare se all’interno del cantiere erano rispettate le norme di sicurezza in tema di lavoro.
“Agghiacciante la morte di due operai. È una interminabile scia di sangue e di vite stroncate nei luoghi di lavoro. Dove sono i controlli sulla sicurezza? La Cisl farà sentire la sua voce insieme agli altri sindacati: dobbiamo fermare questa strage quotidiana”. Queste le parole su Twitter della segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan.