In Italia, le persone con disturbi specifici di apprendimento (DSA), che coinvolgono le abilità di lettura, scrittura e calcolo, sono circa il 4% della popolazione. Nel nostro Paese ogni anno ci sono circa 12 mila studenti dislessici che entrano nel mondo del lavoro.
Fra questi disturbi il più noto è la dislessia, che determina difficoltà di lettura ma esistono anche disturbi legati alla realizzazione grafica della scrittura (disgrafia), alla corretta scrittura (disortografia) e nell’uso dei numeri e nelle operazioni di calcolo di base (discalculia). Le persone con questi disturbi hanno un’intelligenza perfettamente nella norma o anche superiore alla media. Il disturbo, che persiste nel corso di tutta la vita, non è causato da problemi ambientali e psicologici o da deficit sensoriali, ma da un differente funzionamento di alcune aree cerebrali.
Scarse misure per i lavoratori con DSA. La normativa italiana che attraverso la legge 170/2010 tutela gli studenti con DSA durante il percorso scolastico non prevede misure e strumenti compensativi nel mondo del lavoro, ad esclusione di alcune recenti provvedimenti nell’ambito dei concorsi pubblici e degli esami di abilitazione alle professioni.
“DSA Progress for work”: Inserimento nel lavoro delle persone dislessiche. Per evitare qualsiasi discriminazione delle persone dislessiche Orienta ha modificato completamente i propri processi di selezione, reclutamento e colloqui di lavoro, aderendo a “DSA Progress for work”, progetto di formazione e sensibilizzazione dell’Associazione Italiana Dislessia.
Gli addetti alla ricerca e selezione delle figure professionali di Orienta, circa 130 selezionatori per circa 55 filiali, sono stati formatida AIDe dotati di un manuale specifico che permette di approcciare con la giusta metodologia l’eventuale selezione e colloquio con un candidato dislessico. La metodologia si basa, tra l’altro, su un assunto di fondo: non esistono due dislessici uguali.
Il percorso di formazione, che è durato oltre un anno, si è concluso con il riconoscimento della certificazione di Azienda Dyslexia Friendly, consegnata lo scorso 08 ottobre dalla Vicepresidente AID Antonella Trentin, e dal Segretario del Comitato DSA e Lavoro di AID, Enzo Cavagnoli.
“Siamo particolarmente onorati di aver potuto partecipare al progetto “DSA: Progress for work” dell’Associazione Italiana Dislessia, e orgogliosi per il conseguimento, prima agenzia del lavoro nel nostro Paese, di questo prestigioso riconoscimento – spiega Valeria Giaccari Consigliera Amministrazione Orienta –. Forti del nostro impegno più che ventennale nella selezione delle risorse umane, siamo fermamente convinti che, ove si attivino interventi mirati a valorizzare le potenzialità e i talenti che le persone con dislessia possiedono, questi possano rappresentare la chiave del loro successo professionale, a condizione che si trovino a lavorare in un ambiente dyslexia friendly. Questo particolare contesto, lo certificano studi scientifici importanti, permette loro non solo di compensare le difficoltà, ma anche di acquisire strategie di successo e di agevolare l’emergere delle loro potenzialità, facilitandone la crescita professionale. É stato quindi per noi molto importante lavorare su questa lunghezza d’onda: ciò ha comportato una modifica, anche grazie al supporto di AID, del nostro intero processo di selezione del personale, che ci ha consentito e ci consentirà di riconoscere le peculiarità dei candidati con DSA, per non penalizzarli nel processo selettivo”.
“Il riconoscimento della certificazione di Dyslexia Friendly Company a Orienta è un risultato molto importante, che apre nuove prospettive per tanti adulti con DSA – ha dichiarato Enzo Cavagnoli, Segretario del Comitato DSA e Lavoro di AID – Orienta ha mostrato una grande sensibilità verso la realtà dei DSA, e una forte motivazione nel realizzare il percorso di formazione e revisione dei processi aziendali, che ha portato a definire precise linee guida di inclusione. Voglio ringraziare Orienta che per questa scelta di responsabilità sociale, che ha visto il coinvolgimento di risorse umane di altissimo livello, in tutta Italia.”