Ricorre oggi la prima giornata nazionale istituita per celebrare le vittime del Covid. Una data scelta non a caso visto che esattamente un anno fa, di oggi, una colonna di camion dell’esercito uscì dal cimitero di Bergamo per portare le troppe salme nei forni crematori di altre città o regioni. Immagini incredibili, a tratti dall’apparenza quasi surreale eppure purtroppo fin troppo realistiche, che furono trasmesse in diretta e fecero il giro del mondo rimanendo impresse nel cuore di ognuno.
Oggi, a distanza di un anno, proprio in onore di quelle vittime e di ogni persona che ha perso e che purtroppo continia a perdere la vita a causa del Covid, saranno esposte bandiere a mezz’asta a Palazzo Chigi ma anche su tutti gli edifici pubblici mentre il premier Mario Draghi si recherà a Bergamo, città simbolo della prima ondata del coronavirus.
“Ci sono immagini che il nostro Paese non dimenticherà mai” così il presidente della Camera Roberto Fico in occasione della Giornata nazionale delle vittime del Covid riferendosi proprio alla fila di camionette che lo scorso 18 marzo trasportarono decine di salme. “Una dolorosa sequenza che ci metteva di fronte alla gravità della pandemia in cui hanno perso la vita oltre 100 mila persone. Alle loro famiglie va il nostro pensiero. Calamità come queste – conclude Fico – ci impongono unità, ma impegnano anche il Governo a rafforzare il sistema sanitario”.
Il bilancio dopo un anno. Ad un anno di distanza dalla prima ondata che colse tutti impreparati e ignari di quello che ci avrebbe atteso, purtroppo l’Italia continua a registrare ogni giorno migliaia di nuovi contagi e centinaia di morti. L’ultimo bollettino, quello pubblicato ieri dal Ministero della Salute, riportava 431 vittime nelle ultime 24 ore per un totale che da inizio pandemia ha raggiunto i 103.432 morti.