Nasce NODUS, Centro Studi Economia Sociale e Lavoro, ideato e fondato da Alessandro Paone, avvocato giuslavorista ed opinion leader nel mondo del lavoro tra i più noti nel panorama nazionale, insieme ad un nutrito gruppo di giovani professionisti ed accademici di primo piano, fra cui figurano il commercialista Giorgio Misuraca, il consulente del lavoro Salvatore Vigorini, l’avvocato Daniele lorio ed il professor Marco Biasi, associato di diritto del lavoro presso l’Università Statale di Milano.
Esperienze professionali di alto livello, competenze e provenienze diverse accomunate dalla giovane età e dalla comune volontà di rimettere al centro del dibattito pubblico il “lavoro” ed alimentare il confronto sulle più attuali tematiche sociali ed economiche che impattano sullo stesso.
Nasce così una piattaforma pluralista di confronto trainata da giovani professionisti, che si pone il fine di stimolare la riflessione per individuare soluzioni e formulare proposte ai policy makers in un momento di enorme trasformazione ed in assenza di politiche industriali di lungo periodo.
La pandemia e la guerra russo-ucraina hanno messo in crisi alcuni dei paradigmi sui quali la nostra società si è costituita. La maggioranza di noi è cresciuta in un contesto nel quale la disponibilità di beni e servizi è scollegata dalla consapevolezza delle complicazioni che si celano dietro i prodotti più comuni, dalla lunghezza delle filiere alle lotte sociali ed alle dinamiche salariali che si muovono lungo di esse, per non parlare delle disuguaglianze di fondo. sempre nuove e sempre diverse.
“Due eventi drammatici in soli due anni hanno drasticamente segnato la nostra epoca inserendo un prima e un dopo – spiega Alessandro Paone, fondatore e Presidente di NODUS “E nel “dopo” che ci avvolge sotto forma di presente il nostro Paese sta aprendo gli occhi su distonie di fondo che non possiamo più tacere: il calo demografico, l’impatto a tendere di questo sul sistema previdenziale, la disoccupazione giovanile, i NEET, le carenze del sistema scolastico e formativo, la mancanza di manodopera, l’incredibile divaricazione sociale, culturale ed economica fra nord e sud. NODUS nasce per rispondere al bisogno di capire, di leggere il presente attraverso gli occhi della conoscenza e della competenza, per dare chiavi di lettura, individuare proposte ed eventualmente soluzioni” e conclude “Soprattutto NODUS nasce dalla sete di confronto fra pensieri e punti di vista, per rintracciare nella diversità quel punto di incontro in grado di legare, di annodare, come un nodus, le anime multiformi di un Paese che nella differenza può costruire il suo futuro”.