Condanna per i vertici di Banca delle Marche. Dopo un dibattimento lungo (oltre 2 anni) e molto complesso (13 imputati, decine di avvocati e migliaia di parti civili), il Tribunale Penale di Ancona è finalmente pervenuto alla sentenza di 1°grado con la condanna per bancarotta fraudolenta di 6 dei principali accusati. Sarà quasi impossibile ottenere i risarcimenti dovuti, sia per l’entità dei danni materiali e morali cagionati (si è trattato di un default di circa 3 miliardi di €), sia per l’elevato numero di parti civili. Nondimeno è importante che la giustizia abbia fatto il suo corso almeno fino al primo grado di giudizio, dopo la non condivisibile assoluzione dei Sindaci revisori dei conti di Banca delle Marche.
È stata messa ieri una prima parola ferma su di una vicenda che tanta sofferenza e danni ha causato a cittadini, imprenditori e a tutto territorio della Regione Marche, facendo venire a mancare una storica istituzione, nonché’ un autorevole attore dell’economia marchigiana. Ciò che costituisce il maggior danno all’economia della regione (oltre alle perdite notevoli per i singoli) è che prima del fallimento gli utili di Banca delle Marche. ricadevano nel territorio, sia indirettamente con il sostegno a investimenti locali, sia direttamente attraverso i dividendi delle Fondazioni (soci maggioritari), mentre oggi gli utili della raccolta “arricchiscono” patrimonio ed assets di colossi bancari esterni alla regione, perché’ lì rimangono.
Ciò ha contribuito ad impoverire la realtà delle Marche, già duramente provata dal terremoto, dalla crisi economica e dagli effetti del covid, “Ma ciononostante possiamo dire che oggi una pagina importante per la giustizia è stata scritta, sottolinea Antonio Longo, Presidente nazionale di MDC, che esprime la sua soddisfazione – Grazie all’impegno profuso dagli avv. Gianfranco Borgani e Micaela Girardi e da tutto il Coordinamento regionale di MDC, oggi raggiungiamo un grande risultato per la difesa dei diritti dei cittadini e consumatori>>.