“Si conferma una preoccupante tendenza europea a penalizzare i prodotti naturali a favore delle lobby delle multinazionali. L’agricoltura è un nostro valore nazionale da difendere contro i burocrati di questa Europa: è questa burocrazia, questa Unione amica delle lobby, a essere dannosa per la salute, di certo non i nostri prodotti che sanno di natura, di qualità e di storia”. Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia, Luca De Carlo, responsabile nazione del Dipartimento Agricoltura di Fratelli d’Italia, che critica duramente l’annunciata etichettatura europea con avvertenze per la salute su prodotti alimentari come il vino, i salumi e le carni rosse.
“L’Italia vede discriminata i suoi prodotti – sottolinea De Carlo – per i quali i nostri agricoltori e allevatori lavorano duramente ogni giorno da generazioni: evidentemente il loro lavoro non piace ad alcune nazioni europee, visto che veniamo costantemente penalizzati da iniziative come questa, come il semaforo alimentare o, ancora, come il Nutriscore. Tutti gli stati europei tutelano le proprie produzioni, in Italia, invece, quella parte politica vicina agli interessi delle multinazionali accetta passivamente questi attacchi e critica invece chi vuole difendere il lavoro e i prodotti italiani. Per loro, evidentemente, difendere la nostra cultura, la nostra storia, i nostri agricoltori è un fatto gravissimo e da condannare. Invece che dedicarsi a queste pensate, perché in Europa non lavorano a un miglioramento delle normative attuali, ad esempio quella sulla concorrenza sleale? Il solo ‘Italian sounding’ (l’uso di nomi e immagini sulle confezioni che richiamano l’Italia, ma che di italiano non hanno né gli ingredienti né il luogo di produzione) vale oltre 100 miliardi di euro, ma nulla si muove su questo fronte”.
“I burocrati europei – conclude De Carlo – oggi sguazzano nell’incertezza politica italiana: è questa Unione Europea a nuocere gravemente alla salute, è contro questi provvedimenti insensati che tutti i cittadini di buon senso dovrebbero lottare. Da anni, i governi italiani sono supini a Francia e Germania, non contrastando iniziative come queste; con un governo di centrodestra, troverebbero pane per i loro denti e non ci sarebbe spazio per una simile guerra ai prodotti italiani”.