Seed è il seme che fa germogliare le idee dove l’architettura è l’elemento fertilizzante. La prima edizione del Festival Seed è in programma dal 24 al 30 aprile 2023 a Perugia e Assisi con una settimana dedicata alla cultura del progetto in un dialogo interdisciplinare. Grazie alle scienze umanistiche si accenderanno i riflettori sull’ecologia umana, intesa come prospettiva di ricostruzione di un rapporto equilibrato tra uomo, spiritualità e il resto della natura.
Architetti, ingegneri, urbanisti, insieme ad artisti, scienziati, filosofi, psicologi, economisti, uniti per la rigenerazione umana, oltre che urbana. L’Umbria, cuore verde d’Italia, ospita sette giorni di riflessioni dedicate al futuro del design e dell’architettura, e soprattutto dell’ambiente. Le parole chiave sono: lungimiranza, generosità, innovazione e cura.
Il festival è organizzato dalla Fondazione Guglielmo Giordano e promosso dall’Istituto Nazionale di Architettura e dalla Fondazione Umbra per l’Architettura, con il sostegno della Regione Umbria, della Provincia di Perugia, della Fondazione Perugia, del Comune di Perugia e del Comune di Assisi. Seed è tra i progetti vincitori della seconda edizione del Festival Architettura, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, e si propone di ridare senso al termine sostenibilità, attraverso la forza e la centralità del progetto.
Cinque gli ambiti tematici dell’appuntamento di Perugia (24-28 aprile): architettura, urbanistica, design, territorio e vita del pianeta. Obiettivo: piantare un seme da cui far nascere una visione del mondo tesa a far convergere le diverse energie intellettuali e sociali intorno al comune obiettivo della cooperazione per affrontare le grandi sfide ambientali e più in generale della modernità. Per la due giorni ad Assisi (29-30 aprile) il focus è il senso del sacro in architettura. Al centro della discussione pubblica la narrazione della spiritualità e dei suoi luoghi agli albori del terzo millennio.
I temi ed i protagonisti
Abitare la spiritualità. – Assisi come luogo del sacro per eccellenza. Una video intervista a Paolo Portoghesi – a trent’anni dalla sua mostra “Architettura e spazio sacro nella modernità” realizzata per la Biennale di Architettura di Venezia – darà il via alla rassegna internazionale SpazioSacro. Oltre 30 incontri in presenza curati dalla Fondazione Umbra per l’Architettura che avranno luogo nel nuovissimo centro congressi del Sacro Convento di Assisi. Si parlerà di opere di architettura sacra costruita nel corso degli ultimi 25 anni nel bacino del Mediterraneo, con la voce degli stessi progettisti. I temi saranno declinati secondo tre direttrici: le nuove architetture, il recupero di quelle esistenti ed il focus sul tema del riuso nel sacro. In contemporanea sarà inaugurata una mostra di 28 opere, tra chiese moschee e sinagoghe, allestita a Palazzo del Monte Frumentario, con la curatela di Mario Pisani. A Perugia, come anticipazione di SpazioSacro, lo studio EMBT, con Benedetta Tagliabue, presenterà il progetto della chiesa di San Giacomo a Ferrara, da poco ultimata e frutto di un concorso internazionale bandito dalla CEI.
Neuroscienze ed economia circolare. – Il ponte tra il fisico e la mente, dimensione corporea e mentale, è l’argomento del talk “Evoluzione e coscienza: il pensiero e l’azione” che può contare sulle voci e le testimonianze del neuroscienziato Angelo Gemignani, del fisico Michele Caselle e della giornalista Franca Severini. Sull’onda della recente pandemia, la fragilità del nostro sistema sarà al centro dello spettacolo “Le parole della salute circolare”, dove la virologa e divulgatrice Ilaria Capua e l’attrice Antonella Attili riscopriranno la centralità del concetto di salute come un sistema circolare e integrato, unica via possibile per costruire un mondo sostenibile ed equo. Il tema dell’“Economia della cura” verrà affrontatocon Massimo Mercati, amministratore delegato di Aboca, il filosofo Umberto Curi, la psicologa dell’abitare Donatella Caprioglio e Annalisa Metta paesaggista e architetta, autrice di “Il paesaggio è un mostro”.
L’impronta ambientale nell’architettura e il design che cura – In Umbria faranno tappa i grandi nomi del design. Attesa per gli interventi di apertura di Tore Banke, direttore della sostenibilità dello studio Bjarke Ingels Group e Mark Carroll partner di Renzo Piano Building Workshop. Un festival multidisciplinare che si propone di incidere sulla cultura della progettazione, di cui parlerà tra gli altri l’architetto Enrico Pinna (studio Pinna Viardo Architetti di Genova).
Focus sulla relazione tra architettura e biologia cellulare nel confronto tra l’architetto Michele De Lucchi e il biologo e musicista-compositore Emiliano Toso che si esibirà al piano con accordatura 432 hz, la frequenza del LA Verdiano considerato più in sintonia con i modi di vibrare degli organismi naturali.
Come lo studio danese Henning Larsen Architects affronta la questione dell’impronta ambientale nelle sue architetture? A Seed il contributo live della responsabile del dipartimento della sostenibilità, Signe Kongebro. Ancora, per un “Dialogo sulle città” interviene Paola Viganò, architetto e urbanista, con Vera Sacchetti critica, curatrice e docente. E tanti altri
Cultura, premi letterari, teatro e concerti. – Seed ospiterà anche la presentazione della quarta edizione del Premio letterario “Clara Sereni”, manifestazione culturale che ha ottenuto il riconoscimento della Medaglia del Presidente della Repubblica nel 2020 e vede coinvolte come Presidente Onoraria la Senatrice a vita Liliana Segre e la Presidente della Giuria Specialistica, giornalista e scrittrice Benedetta Tobagi. Dopo l’intervento di Luca Zevi, seguirà il reading musicale “A cercar insieme i fiori”, ispirato proprio alle opere di Clara Sereni, scritto e interpretato dall’attrice Carlina Torta.
Sempre nell’ottica della multidisciplinarietà, a Seed 2023 non mancherà anche l’espressione teatrale, con al centro della scena il potere evocativo degli elementi naturali e in particolare della terra: una “drammaturgia” della materia messo in scena dagli artisti franco-cileni del Colectivo Terrón.
Transizione ecologica tra diritti delle piante e concetto di universo. – Firmare una pace con l’ambiente è ormai indispensabile per risolvere problemi globali come fame, migrazioni di massa, desertificazione e inquinamento. Su questo tema il talk della scrittrice e giornalista Alessandra Viola cheracconterà dell’intelligenza del mondo vegetale.In “Vuoto a perdere, il concetto di spazio nell’universo” in scena il dialogo tra il giornalista de La Stampa Enrico Martinet e il fisico Fabio Truc: sarà sorprendente realizzare come la materia oscura corrisponda al 95% dell’universo, l’ignoto, mentre ciò che conosciamo riguarda solo il 5%.
Riflessioni ma anche progetti che si fondono sulla convivenza armonica di luce e materiali, personalizzazione degli ambienti e contestualizzazione spaziale e paesaggistica, ambiente ed energia. Ridisegnare la filiera agroindustriale secondo un approccio “neorurale” nell’appuntamento “Paesaggi ed energia: il giardino agrivoltaico” con Piero Manzoni (Simbiosi), Alessandra Scognamiglio (Enea) e Fabiano Spano (Studio Alami).
Marco Buttu – ingegnere dell’Istituto nazionale di astrofisica (Inaf) responsabile del controllo del Sardinia Radio Telescope – racconterà dell’esperienza di vita in Antartide presso la stazione Concordia, base di ricerca permanente franco-italiana situata a “Dome C” (3233 metri di altitudine con -80 gradi centigradi).
Si parlerà anche di “La gestione forestale sostenibile” a cura del Programme for the Endorsement of Forest Certification schemes Italia (Pefc Italia) e di “Edilizia 2040: quale futuro?” laboratorio dell’immaginazione delle costruzioni future con il direttore dell’Ance Fvg, Fabio Millevoi e Carla Broccardo, avvocata green esperta di pianificazione e co-founder dell’Associazione Futuristi Italiani fondata nel 2018 all’Università di Sociologia di Trento.
L’appuntamento di Perugia si concluderà presso l’auditorium San Francesco al Prato, con la performa luminosa “Radici” dell’artista Marco Nereo Rotelli, accompagnato dalle poesie di Valerio Magrelli.
In programma anche la mostra fotografica “Ashaninka” di Nicoló Lanfranchi sul gruppo indigeno dell’Amazzonia (Acre) che ha dato una lezione di vita sostenibile esemplare: gli Ashaninka, dopo essere stati oggetto di persecuzioni e cacciati dalla loro terra, sono infine riusciti a bonificarla e delimitarla nel 1992. L’associazione Radicity – che lavora in rete con paesaggisti, sociologi e designer, con l’intento di proporre rigenerazioni urbane ecosostenibili – presenterà un’installazione con immagini, generate con la tecnica della intelligenza artificiale: un racconto grafico sul a complessità degli elementi significanti della città di Perugia.