Un’accesa e dibattuta polemica si è scatenata contro il pastificio “La Molisana” di Campobasso accusato di aver lanciato nuove linee di pasta come le Abissine, le Tripoline, le Bengasine e le Assabesi descrivendole “dal sapore littorio e coloniale”. I nomi e le narrazioni sarebbero stati incriminati in quanto rievocherebbero uno dei periodi storici più oscuri, nonché il Ventennio.
Una serie di riferimenti al fascismo che, seppure fatti in buona fede o comunque per un errore di comunicazione successivamente dichiarato dal pastificio stesso che ha ammesso le colpe scusandosi, hanno immediatamente fatto scatenare i social. “Si è resa conto La Molisana che non si può alludere giocosamente al fascismo e alla sua espressione coloniale, usandoli per il marketing. Il colonialismo italiano nefasta della storia, con cui avevamo da tempo dovuto fare i conti, senza rimozioni o narrazioni di comodo”, ha scritto in un post su Facebook, Laura Boldrini.
Non è d’accordo con la deputata dem la senatrice Daniela Santanchè di Fratelli d’Italia che sulla sua pagina Facebook afferma: “Siamo al paradosso per cui l’antifascismo è combattere il nome di un pacco di pasta nei giorni in cui i nostri diritti costituzionali vengono sospesi da un Governo incapace di ascoltare il Parlamento e i redditi degli italiani sono regrediti di venticinque anni”.
“La Molisana” porge le scuse. Intanto, mentre sui social in nome del politically correct si sono scatenati a tutti i livelli, i responsabili del pastificio “La Molisana” hanno comunicato le loro scuse “per il riferimento riguardante i formati di pasta Abissine Rigate e Tripoline che hanno rievocato in maniera inaccettabile una pagina drammatica della nostra storia. Cancellare l’errore non è possibile, ci stiamo già impegnando a revisionare i nomi e i contenuti dei formati in questione attingendo alla loro forma naturale”, si legge sul sito del pastificio molisano.