Si parla finalmente di ripartenza in molti settori e anche quello degli affitti sembra seguire un nuovo trend in positivo: secondo Immobiliare.it, il portale immobiliare leader in Italia, nell’ultimo mese si è registrato un importante aumento delle ricerche di stanze nelle città più popolari fra studenti e lavoratori fuori sede. I numeri, rispetto a inizio anno, segnano una crescita record che arriva a superare il +600% a Palermo. E per chi sta pianificando il rientro in città sul fronte prezzi si prospettano buone notizie: i budget mensili necessari alla locazione di un posto letto sono infatti calati ovunque rispetto al 2019, in particolare nelle tre città più care, vale a dire Milano, Firenze e Bologna. Se nelle prime due in due anni i prezzi risultano scesi dell’11%, a Bologna il calo ha raggiunto il 16%.
«Molti di quelli che nell’ultimo anno hanno studiato o lavorato a distanza, tornando nelle città d’origine e scegliendo di risparmiare sugli elevati costi delle locazioni, stanno progettando il rientro nei grandi centri – commenta Carlo Giordano, Amministratore Delegato di Immobiliare.it – A dimostrarlo non sono solo i dati relativi alle ricerche di stanze effettuate sul nostro portale ma anche la permanenza online degli annunci che nell’ultimo mese si è ridotta sensibilmente, segno di una ritrovata vivacità del mercato. I costi risentono ancora del periodo di pandemia e questo per i fuori sede potrebbe essere un buon momento per trovare l’affare».
Dopo la già citata Palermo, è stata Venezia a registrare il maggior aumento di ricerche segnando in appena cinque mesi un +528%. A seguire Pisa, dove l’interesse è quintuplicato (+440%). Si sono invece triplicate le ricerche a Bari, Catania, Pavia e Siena, dove la percentuale d’aumento si aggira attorno al 200% rispetto a gennaio. Sono cresciute del doppio le ricerche di Bari e Napoli. Perfino nelle città dove le ricerche hanno mantenuto sempre dei livelli più alti, come Milano, Firenze e Bologna, i volumi risultano in crescita rispettivamente del 38%, 59% e 22%.
Prezzi “da affare” rispetto al passato. Per quanto riguarda i costi, dopo anni di aumenti che richiedevano budget sempre più alti a chi sceglieva di vivere nei grandi centri per studiare o lavorare, la pandemia ha arrestato la corsa. Anzi, ne ha invertito la tendenza, portando i prezzi medi richiesti per le stanze a perdere fino al 16%, come nel caso di Bologna, dove al momento “bastano” 375 euro per affittarne una (a fronte dei 447 richiesti nel 2019). A Milano la cifra si ferma a 508 euro, l’11% in meno rispetto a due anni fa. Stesso calo rilevato a Firenze, dove oggi si spendono in media 385 euro. Sono scesi del 9% i costi richiesti a Torino (321 euro al mese) e del 6% quelli di Roma e Palermo (rispettivamente 423 e 219 euro/mese).
«A questo ritrovato interesse da parte di chi prossimamente tornerà a popolare le nostre grandi città non è ancora corrisposto un aumento dell’offerta. Nei mesi della pandemia infatti i proprietari hanno preferito provare ad affittare gli interi appartamenti ed evidentemente non hanno ancora cambiato la loro strategia, riducendo così la disponibilità di stanze che però crediamo tornerà presto a popolarsi per rispondere alla crescente domanda»conclude Carlo Giordano.