Le forze dell’ordine hanno iniziato poco fa lo sgombero dei manifestanti dal varco 4 del porto di Trieste. Un muro di agenti in assetto antisommossa, appoggiato da due camion-idranti si è frapposto tra il varco e il manifestanti, contro i quali sono già stati usati gli idranti. I manifestanti si sono seduti per terra davanti allo schieramento delle forze dell’ordine, scandendo “libertà, libertà”.
ORE 9,00: IDRANTI SUI MANIFESTANTI
Stamattina prima delle nove le forze dell’ordine sono passate attraverso il porto e si sono frapposte tra il varco 4 e i manifestanti, iniziando a spingerli dapprima con gli idranti e poi creando un cordone. Non ci sono state cariche. Gli ultimi dal porto a uscire sono stati i leader della protesta.
ORE 10,00: PARTITA LA CARICA E IL LANCIO DI FUMOGENI
Intorno alle 10 è partita la carica sui manifestanti al porto di Trieste, con anche lancio di fumogeni da parte delle forze dell’ordine. Alcune delle persone del presidio al varco 4 stanno ora sfilando in corteo.
IDRANTI, LACRIMOGENI E FERITI NELLE PROTESTE
La zona dello scalo triestino, dove dal 15 ottobre protestavano i lavoratori del porto, ai quali si sono aggiunti migliaia di no green pass da tutta Italia, è stata sgomberata, ma la mobilitazione ha assunto toni violenti. Alcune persone sono rimaste ferite nei primi momenti concitati questa mattina, anche se al momento è difficile stabilirne il numero esatto, considerando anche il successivo lancio di lacrimogeni, che ha visto un fuggi fuggi generale.
I manifestanti si sono poi ricompattati per un lungo corteo, che sta muovendo verso il centro cittadino. Slogan, cartelli e striscioni accompagnano il serpentone, dove è presente anche Stefano Puzzer, il portuale che per primo si è fatto portavoce della mobilitazione nei giorni scorsi, salvo poi dimettersi, restando però fermo nelle idee anti-green pass.
Il coordinamento lavoratori portuali Trieste ha emesso un comunicato pochi minuti fa, dove si legge che “condanna con molta forza l’odierno pesante intervento delle forze dell’ordine con idranti, manganelli e lacrimogeni contro una pacifica folla di manifestanti al varco IV del porto di Trieste. Una folla assolutamente pacifica, che in nessun momento aveva impedito il libero transito da e per il porto attraverso il Varco IV”.
Il coordinamento ringrazia poi i portuali “per aver dimostrato ancora una volta la loro immensa generosità e il loro grande senso di responsabilità interponendosi tra le forze dell’ordine e la folla al fine di tutelare l’incolumità di tutti ed evitare il degenerare della situazione”.
Il comitato prende atto che “il presidio è finito e conferma quanto espresso nel comunicato non rettificato del 16/10/2021. Conseguentemente riafferma di non aver alcuna intenzione di recedere dalla battaglia contro l’infame decreto che impone ai lavoratori di pagare per poter lavorare”.
Fonte: Agenzia Dire