Roma. Slitta a dopo il voto per le europee il Consiglio dei Ministri che avrebbe dovuto varare il dl sicurezza bis, fonte di forti tensioni tra Di Maio e Salvini. Alla fine l’epilogo sul braccio di ferro di questi giorni si è risolto con un rinvio che riguarda anche il dl famiglia, caro ai 5 Stelle, che probabilmente verrà trasformato in disegno di legge per mancanza dei requisiti di necessità e urgenza e sul quale la Ragioneria di Stato ha espresso rilievi in merito alla copertura.
Le parole del premier Conte. Dopo il colloquio con il Presidente della Repubblica, il Presidente del Consiglio ha dichiarato: “Ho sentito Salvini e Di Maio e convenuto che è complicato tenere un Cdm domani o dopodomani per cui lo abbiamo rinviato alla settimana prossima, nel primo giorno utile”.
Duro botta e risposta tra Giorgetti (Lega) e Di Maio. Le tensioni non sembrano placarsi neanche oggi, col sottosegretario leghista alla presidenza del Consiglio Giorgetti che accusa: “Se c’è un governo del cambiamento deve fare le cose e non vivere di stallo. Così non si può andare avanti, senza affiatamento”. Dura la replica del vicepremier Di Maio: Ogni giorno, da circa un mese, c’è qualcuno, e non del M5s, che minaccia la crisi di governo e fa la conta delle poltrone in base ai sondaggi. Si pensi al Paese’. Oggi non si riunirà il Cdm e non si approverà il decreto sicurezza bis, fa sapere ancora Giorgetti. Salvini ribadisce: ‘Io sono pronto”. (ANSA)