Il Conte bis è letteralmente appeso ad un filo e l’ipotesi di uno strappo definitivo va via via concretizzandosi sempre più con l’avvicinarsi del Consiglio dei ministri che dovrebbe dare il via libera al Recovery Plan in programma per questa sera.
Italia Viva non indietreggia e annuncia che non farà “nessun passo indietro” rispetto le sue posizioni. Intanto, il testo della nuova bozza del Piano nazionale di ripresa e resilienza, consegnato da palazzo Chigi ai ministri ieri sera, è al vaglio del ministro Bellanova e dei suoi compagni di partito. “Saprò dire qualcosa di più quando avrò letto la bozza”, ha detto il ministro dell’Agricoltura per cui il tema del Recovery è solo uno dei punti dirimenti. “Sono troppi i nodi irrisolti accumulati”, dice la Bellanova citando il Mes e il Reddito di Cittadinanza. Proprio a proposito di quest’ultimo afferma: “Vogliamo correggerlo o lo lasciamo così?” E tornando sulla crisi, prosegue: “il portavoce del premier minaccia di asfaltarci. Conte non può fare e disfare a suo comodo. Il punto non è personale, ma politico. Ci sono tavoli da cui a un certo punto bisogna alzarsi se si è di troppo”, conclude la Bellanova.
D’altro canto, Palazzo Chigi conferma che “se i renziani si sfilano, sarà impossibile un nuovo Governo con loro”. Nel frattempo, mentre l’esecutivo vive momenti di forte concitazione con Italia viva tutt’altro che intenzionata a mollare la presa, anche il segretario dem, Nicola Zingaretti esprime il suo dissenso rispetto la linea dei renziani sostenendo che “una cosa è rafforzare un governo, altra cosa è abbatterlo, farlo cadere. Il dissenso è su questo”, ha rimarcato Zingaretti, ospite di Sky Tg24.
“Abbiamo promosso l’esigenza di un rilancio dell’azione del governo, ma i governi non si rilanciano mandandoli a casa o creando delle crisi che il 99% degli italiani non capisce. Questo governo – ha aggiunto Zingaretti – comunque ha cambiato l’Europa, stanno arrivando centinaia di miliardi di euro per cambiare la nostra economia, con il piano nazionale delle riforme solo sulla sanità 20 miliardi, si parla di riforma delle tasse per un fisco più giusto. Mentre parte questo progetto si apre una crisi di governo? Credo che sia un grave errore politico che penalizzerà l’Italia”.
Per il segretario dem, la linea dei renziani “è un grave errore anche a livello internazionale, perché con l’elezione di Biden si è aperta una nuova stagione per il multilateralismo” ecco perché lancia “un appello affinché ritorni il buon senso e la voglia di dialogare”, dice. “Si parla di elezioni anticipate: penso che sarebbero una sciagura per l’Italia. Nella storia della Repubblica italiana è accaduto che si arriva a elezioni non perché lo si decide ma perché si rotola verso una situazione di ingestibilità politica. Il riflesso di questo processo sarebbe drammatico”, ha concluso Zingaretti.