Quella di ieri è stata una giornata di vittorie per la destra, non solo in Italia. Si è andati al voto infatti anche in Germania, più nello specifico nella piccola Turingia, Land dell’ex Germania dell’Est. Nonostante però le sue dimensioni ridotte (solo 2,2 milioni di abitanti rispetto agli oltre 82 dell’intera Germania), il voto di ieri ha avuto un significato tutt’altro che irrilevante, mostrando una svolta radicale nel trend tradizionale delle elezioni passate.
Afd è il secondo partito. Con ben 23,4% dei voti l’Alternative für Deutschland, il partito di estrema destra, ha portato a casa una straordinaria vittoria, raddoppiando addirittura i propri voti rispetto alle precedenti elezioni nel 2014, pari al 10,6% e diventando a tutti gli effetti il secondo partito. Davanti a loro, con il 31% dei voti, si è aggiudicato per la prima volta nella sua storia il titolo di primo partito Die Linke, la formazione di sinistra storicamente tra le più forti nel Land. Subisce invece una dolorosissima sconfitta la Cdu (Unione cristiano-democratica) della cancelliera Angela Merkel: dal 33% del 2014 porta a casa solo un misero 21,8%, salutando così la possibilità di affermarsi come primo partito in Turingia.
La cocente sconfitta subita da Angela Merkel rappresenta però una grave ostacolo anche per la formazione della prossima coalizione di governo. I risultati ottenuti rendono infatti impossibile “riproporre – fa notare Il Sole 24 Ore – la coalizione uscente rosso – rosso – verde (Die Linke, Spd, Die Grünen). Infatti, cala anche la Spd (Partito Socialdemocratico di Germania), dal 12,4% all’8,2%, mentre Die Grünen (verdi) e i liberali di Fdp (Partito Liberale Democratio) raggiungono appena la soglia del 5% per entrare in Parlamento. Conti alla mano, appare quindi evidente come, anche insieme, i tre partiti non potranno raggiungere il 50% dei seggi e formare quindi una maggioranza sufficiente.
Le ipotesi di governo possibili, sarebbero dunque – stando a quanto dichiarato dai commentatori politici – tre e tutte rappresenterebbero degli scenari inediti. La prima soluzione potrebbe essere quella di una maxi-coalizione in cui i partiti della maggioranza uscente (Die Linke, Spd e Die Grünen) accolgano anche i liberali. La seconda ipotesi sarebbe quella di una maggioranza formata dall’unione di Cdu e Die Linke. Si tratterebbe però di una soluzione “contro natura”, data la profonda differenza tra le due parti, ribadita anche dagli stessi esponenti delle due forze politiche, che prima delle elezioni non hanno mancato di definirla “impossibile”, come si legge su Il Sole 24 Ore. Terza e ultima ipotesi sarebbe infine quella di un governo di minoranza, soluzione che potrebbe creare un precedente anche per i prossimi governi di altri Land.