Il problema. Recita il detto: “una mela al giorno toglie il medico di torno”. Ma se questa affermazione è vera, rivisitandola e sostituendo la mela con una sigaretta, cosa succede? Dopo questa domanda provocatoria, è bene analizzare qualche dato. Secondo l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) il fumo di tabacco rappresenta la seconda causa di mortalità e la principale causa di morte evitabile. Si stima che in tutto il mondo siano circa un miliardo di persone quelle facenti parte della categoria fumatori, che equivale a dire più di 6.000 miliardi di sigarette a testa ogni anno. Secondo le statistiche mondiali, ogni sei secondi muore una persona per cause riconducibili al consumo di sigarette.
“Ma ne fumo soltanto una”. Tra i non fumatori e i fumatori, si colloca una categoria di persone che non si riconosce viziosa, ovvero coloro che sono per il “fumo solo una sigaretta al giorno, che vuoi che sia”. Ebbene, immaginiamo che per ogni sigaretta fumata si andasse a mettere un puntino nero sui polmoni; uno oggi, uno domani, in mille giorni queste persone avranno fumato mille sigarette (1000 in più a coloro che non fumano). Forse vista da questa prospettiva fa un certo effetto. Ma Quali sono i danni causati dal fumo? Tra i meno gravi possiamo considerare il deterioramento del cavo orale, ingiallimento dei denti, alito pesante. I danni principali, però, sono quelli che riguardano l’apparato respiratorio e l’apparato cardiovascolare. I polmoni dei fumatori sono deteriorati e suscettibili di infezioni e attacchi d’asma, non solo, sono anche irritati, pieni di muco e suscettibili di bronchite cronica. La situazione non è migliore per quanto riguarda il nostro sistema cardiovascolare: fumare fa aumentare la pressione arteriosa (per questo devono prestare molta attenzione i soggetti ipertesi), accelera il processo aterosclerotico e aumenta il rischio di infarto. Altri rischi per i fumatori sono l’impotenza nell’uomo e la menopausa anticipata nella donna, osteoporosi, ma anche la suscettibilità a tumori.
I benefici per chi smette. Smettere di fumare è una scelta sana non solo per il portafogli, ma soprattutto per la salute. Possiamo trovare due tipologie di benefici, classificabili per quanto riguarda il tempo: quelli immediati e quelli a lungo termine. Appena si decide di smettere, si avranno benefici immediati, ma quelli ancora più importanti sono i benefici a lungo termine. Scompare tosse e catarro, evitiamo il sovraccarico dei polmoni, minore suscettibilità ad infezioni e si abbassa il rischio di tumori. Il rischio di osteoporosi si riduce, migliora il sonno (smettere comporta tanti altri benefici). Smettere di fumare a 30 anni, allunga le aspettative di vita di 10, smettere a 40, le allunga di 9 e così via (ogni età è buona per smettere). Si è visto che chi è stato vittima di infarto del miocardio, se smette di fumare dopo l’evento, riduce del ben 50% il rischio di incorrere in un secondo infarto. Smettere di fumare riduce anche il rischio di impotenza e difficoltà per quanto riguarda la gravidanza. Per concludere, non fumando, i nostri bambini non respireranno fumo passivo. Dunque, perché non smettere?