Dopo l’inchiesta di Fanpage, rilanciata da Piazzapulita, e la richiesta di dimissioni da parte di M5s e Pd, Carlo Fidanza ha deciso di autosospendersi. Il capodelegazione di Fratelli d’Italia al Parlamento europeo è finito al centro delle polemiche a causa di un servizio riguardante operazioni in nero per finanziare la campagna elettorale di Fdi e legami tradestra milanese, neofascisti ed estremisti.
FIDANZA: “MAI AVUTO ATTEGGIAMENTI ESTREMISTI, RAZZISTI O ANTISEMITI”
“Dopo aver visto il servizio confezionato ieri sera da Fanpage e mandato in onda da Piazzapulita voglio ribadire ai miei amici, ai miei elettori e a quelli di tutto il mio partito che non ho mai ricevuto finanziamenti irregolari e che nello specifico, in più occasioni che purtroppo non sono state mandate in onda, ho ribadito al ‘giornalista infiltrato’ che asseriva di voler contribuire alla campagna elettorale di una candidata la necessità di farlo secondo le modalità previste dalla normativa vigente. Il fatto che questi ulteriori colloqui non siano stati trasmessi la dice lunga sulla serietà di questa inchiesta e contribuisce a dare di me e della mia attività politica un’immagine totalmente distorta” ha dichiarato Fidanza.
“In ogni caso, nell’associarmi alla richiesta del mio partito di ottenere i filmati integrali che mi riguardano senza tagli o manomissioni in modo che gli stessi possano essere visionati dai competenti organi di FdI, su richiesta di Giorgia Meloni, ritengo opportuno autosospendermi da ogni ruolo e attività di partito al fine di preservare Fratelli d’Italia da attacchi strumentali”, aggiunge Fidanza.
“Non c’è e non c’è mai stato in me alcun atteggiamento estremista, razzista o antisemita. Semmai, nelle immagini pubblicate, ironicamente contestavo proprio le inaccettabili affermazioni a suo dire goliardiche di Roberto Jonghi Lavarini, che non hanno né possono avere alcuna cittadinanza in Fratelli d’Italia, partito in cui peraltro lo stesso non è iscritto né ricopre alcun ruolo”, ha proseguito il capodelegazione di Fratelli d’Italia al Parlamento europeo Carlo Fidanza. “Ho avuto più volte occasione di polemizzare con Paolo Berizzi per alcune sue campagne di stampa (da qui l’ironia mostrata nel video), ma naturalmente giudico inaccettabile che un giornalista debba vivere sotto scorta per le minacce ricevute e per questo, pur nella irrinunciabile diversità di opinioni politiche, gli esprimo la mia solidarietà sincera”, conclude Fidanza.
MELONI: OPERAZIONI IN NERO PER ELEZIONI? SEMPRE MOLTO CHIARA SU ONESTÀ
“Io sono sempre stata estremamente chiara con tutti i dirigenti di FdI sia sulla questione dell’onestà che sui rapporti che non si devono avere con determinati ambienti. Fdi è diventata un partito enorme, con migliaia di dirigenti. È chiaro che non posso sapere cosa fa ciascuno di loro. Ma io sono sempre molto rigida nella valutazione. L’unica cosa che chiedo è di poter avere tutti gli elementi”, ha dichiarato ai giornalisti Giorgia Meloni commentando l’inchiesta.
CASO FIDANZA, L’ATTACCO DI M5S E PD
“L’inchiesta di Fanpage sulla Lobby nera a Milano mostra una realtà agghiacciante. Fratelli d’Italia non solo accoglie ma addirittura promuove personaggi loschi che inneggiano a Hitler, fanno battute sugli ebrei e rimpiangono la dittatura fascista. Inoltre, i trucchetti su come finanziare illegalmente la campagna elettorale di Fratelli d’Italia, svelati dalle parole stesse di Carlo Fidanza capodelegazione di Fratelli d’Italia al Parlamento europeo, rappresentano una vecchia degenerazione della politica figlia di un’epoca buia della nostra Repubblica che i cittadini pensavano di essersi messi alle spalle. Per restituire dignità alla politica le dimissioni di Fidanza sono un atto dovuto e necessario. Giorgia Meloni non minimizzi ma le pretenda”, si legge in una nota la delegazione del Movimento 5 Stelle al Parlamento europeo.
“La realtà emersa dall’inchiesta giornalistica di Fanpage su Fratelli d’Italia e sulla destra milanese è gravissima- rincara la delegazione degli eurodeputati del Partito Democratico-, per i sospetti concreti di finanziamenti illeciti e l’ombra pesante del neofascismo a Milano, città della Resistenza. Non è accettabile che si cerchi l’appoggio di gruppi nostalgici del nazismo con legami inquietanti con il governo russo di Putin, come emerge dalle conversazioni che abbiamo ascoltato. Su tutto quanto emerso va fatta piena luce e ci aspettiamo che Giorgia Meloni si esprima e prenda provvedimenti immediati. Il collega Carlo Fidanza, capodelegazione di Fratelli d’Italia al Parlamento europeo, che nel video mostrato viene indicato come la figura di riferimento dai neonazisti e discute esplicitamente di come reperire finanziamenti illeciti, deve fare immediatamente un passo indietro e dimettersi”.
Fonte: Agenzia Dire