Nelle ore in cui salgono nuovamente le tensioni all’interno dell’Esecutivo causa flat tax e il ministro Di Maio scrive su facebook che “la maggioranza di governo si è spaccata, per la prima volta (il riferimento è al voto favorevole della Lega, in linea con Forza Italia, su una proposta presentata dai renziani del Pd che prevede lo stanziamento di fondi per la sopravvivenza di Radio Radicale) il decreto Sblocca cantieri incassa la fiducia alla Camera. Dovrà essere convertito in legge entro lunedì 17 giugno. I contenuti del decreto avranno diversi impatti anche significativi visto che, tra le misure più sensibili, il decreto aumenta la soglia per i subappalti e blocca per due anni alcuni passaggi del Codice. Incrementa inoltre i fondi dedicati alle zone terremotate e mira ad agevolare la revoca delle concessioni autostradali.
Le novità riguardano innanzitutto proprio l’affidamento del subappalto che non potrà superare il 40% dell’importo complessivo del contratto di lavori. Viene inoltre sospeso fino al 20 dicembre 2020 l’obbligo per i Comuni non capoluogo di fare gare attraverso le stazioni appaltanti, mentre è congelato per due anni il divieto del ricorso all’affidamento congiunto della progettazione e dell’esecuzione dei lavori. Salta, sempre per un biennio, l’obbligo di scegliere i commissari tra gli esperti iscritti all’Albo istituito presso l’Autorità anticorruzione. Si ritorna inoltre al regolamento attuativo in luogo delle linee guida dell’Autorità. Cambiano gli importi per l’affidamento dei lavori: tra i 40 e i 150mila euro è previsto un affidamento diretto previa consultazione di tre operatori; tra i 150 e i 350mila si prevede una procedura negoziata con la consultazione di almeno 10 operatori, che diventano 15 fino a un milione. Tra le misure inserite nel testo figura anche lo “scudo” per la revoca delle concessioni. La firma dei funzionari pubblici all’eventuale cessazione anticipata di una concessione autostradale passerà attraverso il vaglio della Corte dei conti, in modo da escludere la colpa grave del dirigente. Arrivano i commissari straordinari per il completamento del Mose e per il Gran Sasso.
Più di una voce critica: a rischio legalità e trasparenza negli appalti per sbloccare le infrastrutture. Secondo l’Ufficio parlamentare di bilancio (Upb) senza un rafforzamento delle competenze tecniche delle stazioni appaltanti anche il decreto sblocca cantieri rischia infatti di mancare l’obiettivo di rilanciare gli investimenti. Per Raffaele Cantone, presidente Autorità Nazionale Anti Corruzione, si rileva soprattutto un rischio di anticostituzionalità della norma che introduce deroghe e poteri straordinari dei commissari: “troppo ampliativa” e generica, senza indicazione specifica delle deroghe, da stabilire tramite Dpcm (quindi, decreto attuativo che di fatto contrasta con una norma primaria). La sospensione del Codice degli Appalti, come sollevano CGIL, CISL e UIL, porrebbe un problema di minor tutela della legalità e della trasparenza a danno delle imprese sane e dei lavoratori.
Sbloccherà pure i cantieri, ma “il Paese è fermo”. “L’Anas – ricorda l’ex ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi – ha dovuto rinviare al 2020 tutti gli appalti programmati per il 2019 e lo ha fatto perché il governo ha dettato una linea in manovra che ha privilegiato il reddito di cittadinanza e quota 100, rispetto alla programmazione dei lavori pubblici”. Lupi boccia il decreto al voto dell’aula anche sul fronte della semplificazione. “La legislazione che si è venuta a creare ha portato alla deresponsabilizzazione dei funzionari pubblici. L’assunzione di responsabilità dei funzionari oggi non c’è. C’è la paura, c’è la non assunzione di responsabilità” perché invece di risolvere i “due elementi che erano stati individuati, e cioè il danno erariale che si può creare con le scelte che vengono fatte e l’abuso di ufficio, il decreto sblocca cantieri affronta un’unica questione”. E cioè, in ossequio “all’ideologia M5s che ha criminalizzato le concessionarie autostradali” offre tutela solo “al funzionario pubblico che revoca le concessioni. Ma questo non risolve il problema. Non lo affronta neppure. Perché aveva ragione Salvini quando ha detto che la norma sull’abuso di ufficio va affrontata”. Per cui Lupi spiega che “questo decreto è assolutamente inutile anche perché pur individuando delle norme condivisibili non diventa immediatamente operativo perché bisogna fare diversi decreti attuativi”.
Voci contro anche dal PD e da FI. “Dopo che già in Legge di Bilancio erano state previste molte risorse finanziarie per ulteriori assunzioni nel Ministero dei Trasporti, nel Decreto Sblocca Cantieri è prevista l’istituzione di una nuova Spa per le infrastrutture presso il Mit con 200 assunzioni. Altre 200 poltrone per Toninelli. Si lasciano invece sostanzialmente sguarniti i comuni terremotati che sono chiamati a svolgere nuove funzioni per la ricostruzione. Ebbene quelle risorse invece che a Toninelli potevano essere destinate a quei comuni e quindi per i cittadini e per attività davvero utili ed importanti”. Mentre il deputato FI Roberto Rosso richiama, oltre lo Sblocca Cantieri, la necessità di “un Piano Nazionale Straordinario di investimenti” che rilanci l’economia Italiana.