Mandat de protection future e Vorsorgevollmachten, si chiama così in Francia e in Germania il mandato notarile con cui un soggetto adulto, nel pieno delle proprie capacità mentali, conferisce ad una persona di sua fiducia il potere di rappresentarlo e di dare esatte istruzioni sulla gestione e amministrazione dei suoi interessi patrimoniali nell’ipotesi di una menomazione delle sue capacità. Introdurre lo stesso strumento anche nel nostro ordinamento è la proposta di Federnotizie, al centro del convegno online “Decido fino a che posso decidere”, che ha organizzato il 14 maggio, con la partecipazione del Consiglio Notarile di Milano e del Consiglio Nazionale del Notariato.
“Paradossalmente, oggi in Italia con una D.A.T. si può dare disposizione sulle scelte sanitarie/terapeutiche in vista di una futura incapacità di autodeterminarsi ma non è invece possibile esprimere le proprie volontà a tutela e pianificazione del proprio patrimonio, che sarebbe invece più semplice perché al riparo dalle implicazioni etiche” commenta il notaio Dario Restuccia, membro del Consiglio Notarile di Milano.
Un’istituzione che, se venisse introdotta anche nel nostro ordinamento, avrebbe anche un chiaro effetto deflattivo del carico dell’amministrazione giudiziaria (sgraverebbe i giudici dai compiti di volontaria giurisdizione relativi all’autorizzazione al compimento di atti di straordinaria amministrazione da parte degli incapaci) e avrebbe certamente un minore impatto nella gestione sempre più complessa degli interessi patrimoniali delle famiglie moderne e plurinucleari.
«Al convegno – spiega Arrigo Roveda, direttore di Federnotizie – prenderanno parte esponenti del Notariato, magistrati e docenti universitari. All’esito si elaborerà una proposta dettagliata da presentare, in coordinamento con il Consiglio Nazionale del Notariato, al legislatore. L’ipotesi minima è quella di chiedere la ratifica della Convenzione dell’Aja del 13 gennaio 2000 sulla protezione degli adulti, che consentirebbe di rendere operativo in Italia il mandato in vista della futura incapacità sottoscritto all’estero, in un Paese che lo prevede. La proposta più ambiziosa è prevedere una disciplina per introdurre l’istituto anche nel nostro ordinamento».
Le conclusioni dei lavori saranno affidate al notaio Valentina Rubertelli, Presidente del Consiglio Nazionale del Notariato.
Iscrizione obbligatoria al seguente link: https://convegno.federnotizie.it/ Il Consiglio Nazionale del Notariato ha riconosciuto per la partecipazione all’evento 4 crediti formativi.