“Il Fattore X. L’origine della Covid-19 tra pandemia informativa e ruolo dell’Intelligence” è il titolo della ricerca di Luca Zinzula, virologo del Max Planck Institute of Biochemistry esperto di virus altamente patogeni, che è stato pubblicato dalla Società Italiana di Intelligence, con il coordinamento e la prefazione di Mario Caligiuri, Direttore del Laboratorio sull’Intelligence dell’Università della Calabria che ha collaborato allo studio. Il titolo della ricerca richiama il fattore “X”, che è l’indicatore con il quale la comunità scientifica designa da tempo l’ipotetica malattia infettiva che in qualsiasi momento può diffondersi nel pianeta.
Il documentato studio di Luca Zinzula affronta due temi fondamentali: l’origine del virus e le modalità di contrasto attraverso le agenzie di intelligence, con considerazioni che vanno oltre l’attuale congiuntura pandemica che potrebbe replicarsi nel prossimo futuro. Lo studio è rinvenibile cliccando qui.
Le speculazioni. Si sono in particolare approfondite le speculazioni in merito all’origine del coronavirus responsabile della Covid-19, sulle quali si riflettono dinamiche geopolitiche che determineranno i futuri rapporti fra la Cina, paese dove la pandemia si è generata, e le nazioni in cui questa si è diffusa. In merito al compito dell’intelligence di prevenire e contrastare ogni forma di minaccia alla sicurezza dello Stato, si configura un nuovo e decisivo ruolo per le agenzie di intelligence.
L’interesse nazionale. Infatti, è diventato determinante acquisire informazioni certe e scientificamente corrette per elaborare le analisi interpretative e preventive più appropriate da sottoporre ai decisori pubblici. Sembra questo il modo più adeguato per tutelare l’interesse nazionale e per contenere la diffusione dell’infodemia, come è stata definita la pandemia che viaggia sulle ali della disinformazione.