Il governo non permetterà alle Regioni di deviare dal piano vaccinale appena diramato dal commissario straordinario all’emergenza. Non lo consentirà alla Campania di Vincenzo De Luca, che propone di immunizzare prima del tempo gli operatori economici nonostante il criterio anagrafico vigente, così come a nessun altro governatore. E anzi, l’esecutivo impugnerà se necessario davanti alla giustizia amministrativa ogni decisione in contrasto con le regole appena fissate. La linea della fermezza, scrive Repubblica, la stabilisce Mario Draghi a metà pomeriggio, dopo aver incontrato a Palazzo Chigi il generale Francesco Figliuolo e il ministro della Salute Roberto Speranza.
“Non ci saranno eccezioni”, è il ragionamento del premier, “e faremo ogni sforzo necessario per far rispettare le priorità del piano“. Una linea ribadita dopo aver ascoltato dalla viva voce di Franco Locatelli le ultime notizie sulla curva del virus. Che scende a fatica, a causa della massima contagiosità della variante inglese.
La telefonata più complessa della giornata spetta a Figliuolo. Sente De Luca per mettere in chiaro che non saranno tollerate eccezioni. Tutto nasce da un’idea del governatore campano, che pubblicamente si smarca dal governo: “Una cosa è il rigore, altro la stupidità. Una volta completati gli ultra ottantenni e i fragili – sostiene – non intendiamo procedere per fasce di età. Lavoreremo anche sui settori economici, perché altrimenti quando avremo finito le fasce di età l’economia italiana sarà morta”. Un modo, tra l’altro, per “coprire” gli operatori turistici delle isole della Campania, che il presidente di Regione vorrebbe rendere al più presto “Covid free”. Come se non bastasse, De Luca minaccia di lasciare anche la Conferenza Stato-Regioni e critica la struttura commissariale per l’assenza di dosi.
Linea dura per consentire una graduale riapertura a maggio. Nonostante le pressioni di De Luca, tuttavia, la linea degli scienziati ma anche del presidente del Consiglio Draghi rimane quella di muoversi secondo i dati scientifici perché solo quando saranno vaccinati gli over 80 e le categorie più fragili ci sarà un allentamento delle misure. Allentamenti che, se tutto procederà come previsto, sono attesi per il prossimo mese. A maggio, infatti, lo stesso sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, intervenendo ad Agorà, trasmissione in onda su Rai3, ha confermato che sicuramente “consolidando i dati, scendendo largamente sotto un’incidenza di 180 casi ogni 100 mila abitanti, a quel punto dal primo di maggio si potrà tornare a una colorazione più tenue delle Regioni. Riaprire i ristoranti potrebbe essere fattibile – ha osservato – però non dal primo maggio secondo me, ma progressivamente di settimana in settimana nel mese di maggio, fino ad arrivare ai primi di giugno con una riapertura modello inglese”.