Dopo aver incassato la fiducia al Senato con 262 senatori favorevoli, 40 voti contrari e 2 astenuti, per il Governo Draghi oggi sarà la volta della Camera.
Il presidente del consiglio Mario Draghi segue la discussione generale dai banchi del governo. Il dibattito andra’ avanti fino alle 16 con due pause per la sanificazione. Draghi interverra’ in sede di replica alle 18. Seguiranno le dichiarazioni di voto dei rappresentanti dei gruppi parlamentari. La votazione finale per appello nominale partira’ dalle 20.
15 no nei 5 Stelle, numeri sufficienti per costruire gruppo
Sono almeno 15 i senatori M5s che hanno votato no alla fiducia al governo Draghi. Si tratta di Granato M5s, Gianuzzi M5s, Lamura M5s, Lanutti M5s, Lezzi M5s, Mantero M5s, Mininno M5s, Moronese M5s, Morra M5s, Ortis M5s, Abate M5s, Angrisani M5s, Corrado M5s, Crucioli M5s, Di Nitto M5s. Secondo il regolamento del Senato, che prevede 10 senatori per la costituzione del gruppo parlamentare, i dissidenti M5s possono costituire una compagine a se’ stante. Devono pero’ risolvere il problema del collegamento col simbolo elettorale. Sono risultati assenti alla votazione inoltre Garutti, Nocerino, Vanin, Auddino, Botto e Dessi’. Nel misto hanno votato contro Fattori, Giarrusso, Nugnes, Ciampolillo, Martelli. Mentre Drago si e’ astenuta.
Draghi chiede la fiducia: “Grazie della stima, ma andrà validata”
Il premier Mario Draghi ha colto nel dibattito al Senato sulla fiducia la “consapevolezza del disastro economico, sociale culturale. E su questa consapevolezza il governo costruirà il suo operato”. Draghi ringrazia per la stima manifestata nei suoi confronti. “Anch’essa dovrà essere validata dall’azione del governo da me presieduto”, dice il premier durante le repliche al dibattito sulla fiducia. Il voto inizierà intorno alle 22.30, il risultato atteso per mezzanotte.
Il governo conferma l’impegno di “andare nella direzione” dell’inserimento in Costituzione dei “concetti di ambiente e sviluppo sostenibile” che sono “alla base della giustizia tra generazioni” e “su cui sta lavorando il Senato con progetti di legge costituzionali”.
– Agenzia DiRE –