La Valle d’Aosta, con un’incidenza che supera i 250 casi per 100mila abitanti, dovrebbe tornare in zona rossa, mentre la Sardegna potrebbe passare in arancione. La Campania, con un indice Rt tornato sopra all’1, da lunedì potrebbe invece passare da gialla ad arancione. La Puglia, infine, è in bilico tra l’arancione e il giallo. Sono questi i probabili cambi di colore delle regioni italiane, in attesa delle decisioni ufficiali che arriveranno in giornata con le nuove ordinanze del ministro della Salute, Roberto Speranza. Dovrebbero restare in zona arancione Basilicata, Calabria e Sicilia, tutte le altre regioni vanno verso la conferma della zona gialla.
Leggera risalita dell’Rt nazionale. Intanto dalla bozza dell’ultimo monitoraggio sull’andamento dell’epidemia da Covid-19 dell’Istituto superiore di Sanità e del ministero della Salute emerge che “nel periodo compreso tra il 7 e il 20 aprile l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,85 (range 0,80- 0,91), in lieve aumento rispetto alla settimana precedente (quando era a 0,82 ndr), però sotto l’uno anche nel limite superiore. Questa settimana – prosegue il testo della bozza – si osserva ancora una diminuzione della incidenza settimanale (146,3 per 100.000 abitanti (19/04/2021-25/04/2021) vs 157,4 per 100.000 abitanti (12/04/2021-18/04/2021)- si legge poi nel report- Sebbene la campagna vaccinale progredisca significativamente, complessivamente, l’incidenza resta elevata e ancora ben lontana da livelli (50 per 100.000), che permetterebbero il contenimento dei nuovi casi”.
Undici regioni a rischio moderato. “Si osserva un miglioramento generale del rischio, con nessuna Regione a rischio alto secondo il DM del 30 Aprile 2020. Undici Regioni/PPAA hanno una classificazione di rischio moderato (di cui nessuna ad alta probabilità di progressione a rischio alto nelle prossime settimane) e dieci Regioni che hanno una classificazione di rischio basso (una ad alto rischio di progressione a rischio moderato)”. “Tre Regioni (vs quattro la settimana precedente) hanno un Rt puntuale maggiore di uno- si legge ancora nel report- Tra queste, due Regioni (Campania e Sicilia) hanno una trasmissibilità compatibile con uno scenario di tipo 2. Le altre Regioni/PPAA hanno una trasmissibilità compatibile con uno scenario di tipo uno”.
Tasso terapie intensive al 30%. “Scende, ma rimane alto, il numero di Regioni/PPAA che hanno un tasso di occupazione in terapia intensiva e/o aree mediche sopra la soglia critica (8 Regioni/PPAA vs 12 della settimana precedente). Il tasso di occupazione in terapia intensiva a livello nazionale è uguale alla soglia critica (30%), con una diminuzione nel numero di persone ricoverate in terapia intensiva, che passa da 3.151 (20/04/2021) a 2.748 (27/04/2021)”. “Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale scende ulteriormente- prosegue il report- ed è sotto la soglia critica (32%). Il numero di persone ricoverate in queste aree passa da 23.255 (20/04/2021) a 20.312 (27/04/2021)”.
Iss: “Ulteriore calo dei nuovi casi non associati a catene trasmissione”. “Si osserva una ulteriore diminuzione nel numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (27.561 vs 29.892 la settimana precedente)”. “La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è in aumento (38,3% vs 37,9% la scorsa settimana)- si legge ancora- È invece stabile il numero di casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (38,7% vs 38,4%). Infine, il 23% è stato diagnosticato attraverso attività di screening”.
“Per i tempi che intercorrono tra l’esposizione al patogeno e lo sviluppo di sintomi e tra questi e la diagnosi e successiva notifica, verosimilmente molti dei casi notificati in questa settimana (dal 19 al 25 aprile, ndr) hanno contratto l’infezione nella prima decade di aprile”.
– Agenzia DiRE –