L’Italia torna ‘in rosso’, meno di un mese prima delle festività pasquali. Se i dati del Comitato tecnico scientifico sull’andamento del contagio verranno confermati solo poche regioni sfuggiranno alla nuova classificazione – con un’ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza – in base al livello di rischio. Tre o quattro – Valle d’Aosta, Calabria, Sicilia, Sardegna – si manterranno fuori dall’area sottoposta a maggiori limitazioni – quella arancione e rossa – per le altre scatteranno le regole previste dal dpcm 2 marzo. Ad estenderle, prevedendo inoltre un adeguamento, sarà un decreto legge approvato in consiglio dei ministri stmattina, subito dopo la cabina di regia con le regioni.
Nel testo, rispetto al dpcm 2 marzo ci sarà l’assoggettamento automatico al regime delle zone rosse nei territori in cui l’indice di trasmissibilità sia superiore a 250 contagi per 100mila residenti. Con la possibilità nei weekend di far scattare ulteriori misure da ‘zona rossa rafforzata’. Decreto legge e ordinanza del ministero della Salute entreranno in vigore da lunedì 15 marzo.
Il primo effetto ci sarà sulle scuole. Nelle zone rosse sarà sospesa l’attività didattica in presenza negli istituti di ogni ordine e grado, comprese scuole dell’infanzia, elementari e medie. Resta garantita la possibilità di svolgere attività in presenza per gli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali.
Nelle zone arancioni e rosse le mostre e i servizi di apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura sono sospesi. Stop agli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche, live-club e in altri locali o spazi anche all’aperto. Palestre, piscine, impianti sciistici, centri benessere e termali restano chiusi. Sospese in zona arancione e rossa le attività dei servizi di ristorazione. Consentiti l’asporto (senza consumazione sul posto) e la consegna a domicilio per le attività di ristorazione fino alle 22. In tutte le aree resta il divieto di asporto per le attività dei bar (codice ATECO 56.3) dopo le 18, come per gli altri esercizi commerciali della stessa tipologia. In zona rossa le attività commerciali al dettaglio sono sospese, fatta eccezione per le attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità individuate nell’allegato 23 del Dpcm. Chiusi i mercati. Vietati gli sport di contatto. Consentita invece l’attività motoria individuale all’aperto.
– Agenzia DiRE –