Secondo i dati forniti dal Ministero della Salute, nella giornata odierna in Italia si registrano 8.864 nuovi casi di Covid a fronte di 146.728 tamponi (molecolari e antigenici) effettuati nelle ultime 24 ore con un tasso di positività che si attesta al 6%, in salita dello 0,5% rispetto a ieri quando si attestava al 5,5%%. Il numero delle vittime nelle ultime 24 ore è di 316 unità a fronte dei 215 decessi registrati nella giornata di ieri per un totale di 116.897 morti.
La situazione negli ospedali. Nelle ultime 24 ore sono in calo di 67 unità le persone ricoverate in rianimazione, sempre stando al saldo giornaliero tra ingressi e uscite, mentre gli ingressi giornalieri in terapia intensiva, stando ai dati diffusi dal Ministero della Salute, sono stati 141 (ieri erano 163). In totale i pazienti attualmente ricoverati in terapia intensiva sono 3.244. Nei reparti ordinari (pneumatologia e malattie infettive) sono in aumento di 94 unità i pazienti ricoverati rispetto a ieri, per un totale di 23.742 persone.
Il governo valuta test salivari per il rientro a scuola. Nel frattempo, dopo che presidi e sindacati hanno espresso perplessità sulla ripresa delle didattica in presenza al 100% anche nelle scuole superiori, il ministero della Salute, Roberto Speranza sta valutando l’evidenza del test salivare per monitorare e prevenire l’eventuale contagio fra gli alunni. Un modello molto simile a quello adottato in Lazio e a Bolzano con la sola pecca che, essendo questo modello di competenza regionali, si possa incorrere in disparità e differenze di funzionamento ed efficienza.
“Avremo ancora una volta una situazione a macchia di leopardo”, dice il segretario Cisl Scuola, Maddalena Gissi, che sottolinea come sia sbagliata la difformità tra territori che ha portato la dad a richiesta, per esempio, in Puglia. “Serve una presa di posizione di Regioni, Anci, Upi e Governo per garantire maggiore uniformità”, aggiunge.