Secondo i dati forniti dal Ministero della Salute, nella giornata odierna in Italia si registrano 23.904 nuovi casi di Covid a fronte di 351.221 tamponi (molecolari e antigenici) effettuati nelle ultime 24 ore con un tasso di positività che si attesta al 6,8%, in aumento dell’1,5% rispetto a ieri quando si era attestato al 5,3%. Il numero delle vittime nelle ultime 24 ore è di 467 unità a fronte dei 529 decessi registrati nella giornata di ieri per un totale di 109.346 morti da inizio pandemia.
La situazione negli ospedali. Nelle ultime 24 ore sono in calo di 6 unità unità le persone ricoverate in rianimazione, sempre stando al saldo giornaliero tra ingressi e uscite, mentre gli ingressi giornalieri in terapia intensiva, stando ai dati diffusi dal Ministero della Salute, sono stati 283 (ieri erano 269). In totale i pazienti attualmente ricoverati in terapia intensiva sono 3.710. Nei reparti ordinari (pneumatologia e malattie infettive) sono in calo di 51unità i pazienti ricoverati rispetto a ieri, per un totale di 29.180.
Stando alla bozza del decreto legge allo studio del Cdm, che proroga il dpcm del 2 marzo, ad aprile non ci sarà nessuna zona gialla in tutta Italia. Tutte le regioni ‘gialle’, infatti, diventeranno ‘arancioni’ dal 7 aprile. Previste tuttavia deroghe, con deliberazione del Consiglio dei Ministri, qualora lo permetta un abbassamento della curva dei contagi e un buon andamento della campagna vaccinale. Per quanto riguarda le scuole “dal 7 aprile al 30 aprile 2021, è assicurato in presenza sull’intero territorio nazionale lo svolgimento dei servizi educativi per l’infanzia di cui all’articolo 2 del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65 e dell’attività scolastica e didattica della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e del primo anno di frequenza della scuola secondaria di primo grado. La disposizione di cui al primo periodo non può essere derogata da provvedimenti dei presidenti delle regioni, delle province autonome“, si legge ancora nella bozza del decreto discusso oggi in Consiglio dei ministri.