Secondo i dati forniti dal Ministero della Salute, nella giornata odierna in Italia si registrano 10.386 nuovi casi di Covid a fronte di 274.019 tamponi (molecolari e antigenici) effettuati con un tasso di positività che si attesta al 33,8%, in abbassamento dello 0,3% rispetto a ieri quando era al 4,1%. Il numero delle vittime nelle ultime 24 ore è di 336 unità a fronte dei 258 decessi registrati nella giornata di ieri.
La situazione negli ospedali. Nelle ultime 24 ore calano di 15 unità le persone ricoverate in terapia intensiva, sempre stando al saldo giornaliero tra ingressi e uscite. In totale gli ingressi in rianimazione sono stati 154 per un totale di pazienti in terapia intensiva di 2.074 persone. I pazienti ricoverati nei reparti ordinari, invece, sono 52 in meno rispetto a ieri per un totale di 18.463 persone.
Mentre i dati con la discesa del tasso di positività e dei ricoveri sembrano incoraggiare, continuano invece a preoccupare le varianti del virus: “L’agenda non la decidono né i politici né gli esperti: la decide il virus. Finché non lo controlliamo, la realtà è questa”, ha detto il Direttore di Microbiologia e Virologia dell’Università di Padova, Andrea Crisanti intervenendo ad Agorà Rai Tre e riferendosi alle affermazioni di Walter Ricciardi che ieri aveva chiesto un lockdown di qualche settimana per limitare la diffusione delle varianti. “Bisogna mettersi l’anima in pace su questa cosa quindi ha fatto benissimo Ricciardi a sollevare l’allarme su questa problematica perché i politici, in genere, anche nel passato, si sono mossi sempre in ritardo. Sempre”, ha sottolineato Crisanti.
A sottolineare la situazione difficile è anche l’infettivologo Massimo Galli che intervenendo alla trasmissione Mattino 5, ha detto: “siamo tutti d’accordo che vorremmo tutti riaprire, ma io mi ritrovo di nuovo un reparto invaso da nuove varianti, e questo riguarda tutta l’Italia e fa facilmente prevedere che a breve avremo problemi più seri. Le avvisaglie vengono guardando cosa sta succedendo in altri paesi europei e le varianti – ha ha detto ancora Galli – ci sono e sono maggiormente contagiose con una maggiore capacità a diffondersi”