Tra i tanti dubbi generati dal nuovo aumento di casi da Coronavirus anche nel nostro paese, nonché dalla riapertura sempre più prossima delle scuole, sembra da escludersi l’ipotesi di “un nuovo lockdown globale”. Questo almeno secondo Ranieri Guerra, direttore aggiunto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) e membro del Comitato Tecnico-scientifico, che in un’intervista all’Ansa ha delineato i tre possibili scenari autunnali con cui l’Italia potrebbe trovarsi a fare i conti nella lotta al Covid-19 con l’arrivo, ormai alle porte, della prossima stagione.
Un nuovo lockdown totale, come quello a cui il paese è stato costretto a partire dallo scorso 9 marzo, sembrerebbe improbabile, innanzitutto perché – ha spiegato il direttore aggiunto dell’Oms – una misura di questo tipo oggi “causerebbe danni senza dare benefici”. Inoltre, rispetto all’inizio dell’epidemia, sono profondamente mutate – in meglio – le condizioni esterne, in primis nei nostri ospedali, grazie a “piani ospedalieri aggiornati” e all’aumento di “strutture di terapia subintensiva e intensiva”. Inoltre, rispetto al mese di marzo è inevitabilmente cresciuta la conoscenza del virus da parte dei nostri medici. Un altro aspetto quest’ultimo che non può non giocare un ruolo positivo nel contenimento della pandemia.
Il primo scenario, dunque, che il membro del Cts immagina per l’immediato futuro del nostro paese sembra essere piuttosto ottimistico, sebbene con le dovute eccezioni e precisazioni. Difatti, secondo questa prima previsione, nei prossimi mesi potremmo assistere ad un “aumento molto lento e costante dei casi, non necessariamente collegato a un aumento dei malati”, i quali – come già sta rivelando il mutato target anagrafico dei contagiati di queste ultime settimane – potrebbero essere più frequenti tra le persone giovani.
“Se questo da una parte – ha aggiunto il professor. Guerra – rassicura rispetto all’adozione di adeguate misure protettive da parte e in difesa dei più anziani – i più colpiti nell’ondata primaverile del virus – dall’altra fa sorgere nuove preoccupazioni rispetto alla salute dei nuovi contagiati: secondo i dati raccolti finora infatti sembrerebbe verosimile l’esistenza di conseguenze future sulla salute dei contagiati di giovane età, che pur sopravvivendo con molta più facilità al Covid-19, potrebbero sviluppare con il passare del tempo patologie non sottovalutabili dal punto di vista clinico.”
Il secondo scenario presentato da Guerra è invece meno roseo e tira in ballo l’incognita forse più grande di questa estate sui generis, ovvero la riapertura delle scuole. Se infatti anche per il vicedirettore dell’Oms, quest’ultima è necessaria “perché i danni su una generazione privata dell’educazione potrebbero essere incolmabili”, dall’altra lo stesso Guerra ha sottolineato le conseguenze negative che essa – e il connesso aumento dell’utilizzo del trasporto pubblico – potrebbero avere in termini di contagi, nel caso in cui si verificasse una sorta di “corto circuito fra scuole e famiglie”. Quest’ultimo scenario tuttavia non implicherebbe ancora, secondo il professore, una nuova quarantena del paese, ma piuttosto la necessità di individuare tempestivamente “i possibili piccoli focolai”, tracciando e quindi bloccando l’eventuale catena di contatti.
Difficile, ma non impossibile è infine un terzo scenario, ben più preoccupante, nel quale potrebbe verificarsi “un aumento dei casi tale che sul territorio non si riuscirebbe più a fare diagnosi e tracciamento adeguati”. Tuttavia, il vicedirettore dell’Oms ha ribadito come anche in questa, complicata eventualità è inverosimile che si ripeta lo stesso dramma dei mesi passati, perché anche in presenza di un aumento dei ricoveri, “in media i casi potrebbero essere meno gravi in quanto in ospedale si arriverebbe comunque prima”.
Il rispetto delle regole. Ma, per quanto remoto, il rischio esiste ed è per questo che in questi giorni, a fronte del boom di casi da rientro dalle vacanze, Guerra ha ricordato il ruolo ineliminabile delle norme di sicurezza e l’obbligo per tutti di rispettarle: “per colpa di pochi irresponsabili – ha ammonito dalle pagine de Il Messaggero – andiamo a perdere una situazione ottimale che avevamo ereditato dal lockdown dopo molti sacrifici degli italiani”.