L’emergenza del Coronavirus, esplosa negli ultimi giorni, sta inevitabilmente creando perturbazioni sulla nostra economia e sulla vita quotidiana delle persone. Questa la considerazione di Francesco Cavallaro, Segretario Generale della Cisal in una nota.
La solidarietà. E’ naturale: questi effetti destano in noi non poche preoccupazioni anche sul posto di lavoro. In particolare, la nostra solidarietà va ai pensionati, – si legge nella nota – alle lavoratrici e ai lavoratori maggiormente esposti, come quelli che si trovano ogni giorno, al di là del settore, a contatto ravvicinato con il pubblico, e senza dubbio a tutti coloro che si trovano nelle zone rosse del contagio.
“La vicinanza alle persone colpite dalla malattia e ai loro familiari – sottolinea Cavallaro – è un punto fermo, ma occorre integrare il sostegno morale con ciò che un momento così delicato e incerto richiede: prudenza e razionalità. I toni allarmanti di una certa informazione mediatica potrebbero far leva sulla nostra emotività, con quale risultato? Nessun vantaggio per la vita quotidiana.”
La salute è un bene primario e l’impegno della Cisal, come sindacato e come gruppo di persone attente, sarà massimo per garantire ai cittadini, lavoratori e pensionati, e alle loro famiglie un diritto irrinunciabile. Lo stiamo facendo nelle sedi opportune per far fronte ad una crisi le cui conseguenze potrebbero essere gravi sull’intero sistema produttivo del nostro Paese. Nell’incontro già tenutosi il 25 febbraio, programmato con le parti sociali, il Ministro del Lavoro – si legge ancora – ha illustrato i provvedimenti assunti dal Governo fornendo nello specifico informazioni sulle azioni intraprese.
La Cisal ha espresso apprezzamento a riguardo ma permane una preoccupazione: occorre scongiurare in tempo utile l’uso di strumenti che potrebbero non essere adeguati, durante la fase acuta, ai bisogni dei territori. Il Paese avrà bisogno di ragionare con attenzione e precisione rispetto ad un efficace ed efficiente stanziamento di risorse, anche al di là dei vincoli europei, per evitare che questa emergenza possa evolvere nell’ennesimo colpo alla ripresa economica nazionale. Solo così, con la testa sulle spalle, – conclude la nota – si supera un momento di disagio con la lucidità di aver fatto tutto il necessario, con un’opportuna gerarchia di priorità.