Una donna che aveva già avuto 3 figli ha deciso di evitarne altri, insieme al marito. Insieme hanno voluto chiedere aiuto alla medicina, sottoponendosi ad una sterilizzazione tubarica. L’intervento di sterilizzazione della donna però non è riuscito e dopo neanche due anni è arrivato il quarto, “indesiderato”, pargolo. Ora l’ospedale dovrà pagare il mantenimento del nuovo arrivato fino al venticinquesimo anno di età. Lo ha deciso il tribunale di Brescia al quale si sono rivolti la mamma e il papà per chiedere il risarcimento del ‘danno’ subito.
Intervento fallito. La coppia, assistita dall’avvocato Paolo Persello, dopo il terzo figlio, aveva deciso di dedicarsi al lavoro per garantire alla famiglia un buon tenore di vita per cui, evidentemente, non hanno gradito il ‘lieto evento’ che, di fatto, ha ‘sconvolto’ la loro pianificazione familiare. Moglie e marito si sono quindi rivolti ai giudici per fare valere le loro ragioni. È così emerso che l’intervento di ostruzione delle tube di Fallopio, effettuato nel reparto di ginecologia agli Spedali di Brescia, secondo quanto stabilito dai periti, non era stato compiuto correttamente.
300 euro al mese. I consulenti tecnici nominati dal giudice hanno infatti verificato che i medici del Civile, durante l’operazione, avrebbero asportato un segmento tubarico ‘sottodimensionato’ determinando poi la ricanalizzazione di una tuba. Da qui la gravidanza indesiderata a meno di due anni dalla sterilizzazione fallita. Il giudice Elisabetta Arrigoni, della seconda sezione del Tribunale bresciano, con sentenza depositata in questi giorni, ha deciso la condanna in solido dell’ospedale a risarcire le spese sostenute fino ad oggi per crescere il piccolo e proseguire fino ai 25 anni al suo sostentamento versando 300 euro mensili fino a un totale di 92mila euro.
Il giudice, condannando l’ospedale, ha accolto solo in parte le richieste dei genitori che avevano chiesto un risarcimento di 370 mila euro. L’azienda ospedaliera valuterà se ci sono gli estremi per rivalersi sul ginecologo che ha effettuato l’intervento non riuscito.