Un maxi emendamento apportato dal Senato al Decreto Cura Italia dello scorso marzo, prevedeva per tutti i contribuenti che avrebbero deciso di effettuare i versamenti fiscali nonostante la sospensione disposta dal governo durante il lockdown, il conferimento di un bollino blu come attestato di meritevolezza. Peccato che ad oggi di questa norma si siano del tutto perse le tracce e il bollino blu non è riuscito ad ottenerlo ancora nessuno.
In cosa consiste il bollino blu. Come una sorta di ‘premio’ riconosciuto dal ministero dell’Economia e delle Finanze attraverso l’Agenzia delle Entrate, il bollino blu sarebbe stato spendibile dalle aziende come “riconoscimento di ordine morale” utile soprattutto ai “fini commerciali e di pubblicità” nonché, come si legge nel testo del decreto stesso, un “vantaggio per i contribuenti in termini di immagine”. A tal proposito, il capogruppo Pd in commissione Finanze del Senato, Luciano D’Alfonso, propositore della norma, ad aprile spiegava all’Adnkronos che la menzione serviva per “valorizzare ed incentivare la correttezza tributaria” in quanto “la possibilità di rinviare gli obblighi tributari per evidenti condizioni di necessità, – riferiva D’Alfondo – non impedisce l’adempimento da parte di chi può farlo, in ragione delle proprie condizioni di forza e resistenza economica”.
I passaggi che bisognava fare per ottenere il riconoscimento di cui si sono perse le tracce. Stando alla norma, per ottenere il premio nonché il bollino blu, le aziende oltre a dimostrare di aver saldato i versamenti, sarebbero state tenute a comunicare il loro adempimento direttamente al Ministero dell’Economia e delle Finanza che, a sua volta, avrebbe dovuto provvedere a verificare i parametri di compatibilità. Solo in questa maniera, stando alle prescrizioni, si sarebbe potuto ottenere il riconoscimento. Ed è qui che sorge il primo dubbio visto che la legge non specificava in alcun modo se fossero previste fasce a seconda dell’ammontare dei pagamenti effettuati o altri parametri.
Un iter abbastanza contorto per l’ottenimento di un fantomatico bollino ad oggi di fatto scomparso nel nulla. A questo punto, non ci resta che ipotizzare che l’idea del bollino blu, come ‘menzione d’onore’ per i contribuenti che sarebbero comunque riusciti ad adempiere alle scadenze fiscali nonostante la temporanea sospensione accordata, sia stata oggetto di riflessioni da parte del Governo che, onde evitare un boomerang sul piano della comunicazione, avrebbe potuto decidere di lasciare nel dimenticatoio questa norma nella speranza che nessuno l’avrebbe riportata alla luce.