“I centri commerciali devono riaprire nel fine settimana, permettendo a una rete di oltre 30 mila negozi di lavorare con continuità”. A chiederlo è il presidente di Federdistribuzione Alberto Frausin.
Parole che arrivano alla vigilia della protesta di domani, quando tutti i punti vendita dei centri commerciali italiani, su invito delle associazioni di categoria, abbasseranno simbolicamente le serrande dei negozi per qualche minuto. Un’iniziativa dal messaggio molto “chiaro” per Frausin: “L’intero settore – dice – è in uno stato di crisi da troppo tempo e deve poter ripartire per dare il suo determinante contributo alla ripresa economica”.
Il presidente di Federdistribuzione, sottolinea poi la necessità di “garantire occupazione e supporto” alle tante realtà produttive: “I protocolli di sicurezza, già attivi da tempo, riescono a garantire efficacemente la gestione degli accessi e dei flussi- conclude- tenere chiuso nei giorni festivi e prefestivi è solo un danno per le aziende che con determinazione rispettano le regole”.
“Nel Centro Commerciale Campania vi sono oltre 180 negozi, una risorsa fondamentale per il territorio in termini economici e occupazionali sia diretti che dei servizi del Centro ma anche un importante indotto. Molti dei nostri imprenditori sono nella maggiore parte locali, con piccole e medie aziende che tra mille difficoltà stanno cercando di sopravvivere salvaguardando l’occupazione. Negli anni il Centro è diventato un punto di riferimento non solo per il settore economico ma anche per tutte le attività sociali e ludiche che porta avanti con dedizione e al servizio dell’utenza. La chiusura nel week end mette in difficoltà non solo gli operatori ma anche l’indotto. In termini di fatturato è evidente che la chiusura dei festivi e prefestivi penalizza queste imprese che dopo oltre un anno di emergenza Covid potrebbero altrimenti risollevarsi. Oltretutto abbiamo degli standard di sicurezza molto rigidi per contrastare il contagio, pulizia continua di tutti i locali, aerazione, disinfettazione, controllo della temperatura. I nostri negozianti hanno aderito alla protesta che vuole essere anche un grido d’allarme da parte di tutta la categoria”. Così il direttore del Centro Commerciale Campania, Gianluca Galvani, spiega l’adesione alla manifestazione nazionale di domani, martedì 11 maggio, che porterà gli esercizi presenti nei centri commerciali ad abbassare, alle 11, le proprie saracinesche.
Alla mobilitazione aderiranno anche i negozi aderenti alla Confesercenti Campania, circa 1.200, distribuiti nei vari centri commerciali della regione e che contano oltre 10mila lavoratori. Per il presidente dell’associazione, Vincenzo Schiavo, “è ora di dire basta a questa discriminazione tra le attività commerciali: 180 giorni di chiusura e dei week-end hanno messo in ginocchio le nostre attività presenti nei grandi e piccoli centri commerciali della Campania. Riteniamo che le regole debbano essere uguali per tutti, quindi le aperture consentite per i negozi a seconda dello status giallo o arancione delle regioni devono essere garantite anche alle attività dei centri commerciali, specie nel fine settimana e nei festivi e prefestivi in generale”. Ciò che chiedono le associazioni è avere “risposte certe e tempestive, per rimettere in moto un comparto tra i più danneggiati dalla crisi, che continua a operare solo parzialmente e senza una chiara prospettiva di ripresa”.
– Agenzia DiRE –