“La notizia apparsa su un quotidiano toscano, in cui viene denunciata la pratica del caporalato in agricoltura purtroppo non ci meraviglia. Nell’articolo si fa esplicito riferimento ad una prassi in cui, per coprire l’uso di manodopera al nero o sottopagata e sfruttata, si adoperano cooperative fittizie. Sia ben chiaro che nessuno intende puntare il dito contro il sistema delle cooperative, ma tutto ciò conferma quanto abbiamo sempre sostenuto, e cioè l’inadeguatezza dell’ex ministro Bellanova”, dichiara in una nota il senatore di Fratelli d’Italia, Patrizio La Pietra, capogruppo in Commissione Agricoltura.
“Il problema del caporalato – prosegue il senatore La Pietra – va affrontato e risolto attraverso interventi multipli e certamente non può essere risolto attraverso una sanatoria generalizzata degli immigrati clandestini. Occorrono piuttosto più controlli e quindi maggiori risorse per gli organi preposti e per le Forze dell’Ordine, così come politiche di salvaguardia del reddito degli agricoltori, che consentano di gestire le aziende senza ricorrere ad espedienti illegali. Inoltre, sono necessarie politiche finanziare per attuare piani di investimento sulla meccanizzazione aziendale, riducendo la manovalanza, e infine un sistema di controllo della filiera dei costi che non metta sempre i produttori con un laccio al collo”.
“L’agricoltura – conclude il capogruppo in Commissione Agricoltura – ha bisogno di programmazione e competenza, e non può essere affidata alla demagogia politica e al mercimonio della politica, come invece sta avvenendo in queste ore di formazione di un nuovo governo”.