LabItalia – Dimostrarsi entusiasti, motivati e appassionati, fare domande e prendere appunti, ma senza esagerare. Memorizzare il nome di tutti i colleghi e, soprattutto, il loro ruolo. Non arrivare in ritardo e prediligere un abbigliamento (e un atteggiamento) sobrio. Sono alcuni dei suggerimenti per chi sta per affrontare il primo giorno di lavoro stilati dagli esperti di Hays Response, divisione del gruppo Hays dedicata alla selezione di profili più junior.
Perché, se è vero che la primissima impressione è quella che conta, è necessario assumere qualche piccolo accorgimento per evitare di trasmettere un’immagine distorta di sé, compromettendo il proprio percorso di crescita in azienda.
“Molto spesso – afferma Fabio Scarcella, responsabile di Hays Response -durante il primo giorno di lavoro, causa scarsa conoscenza delle dinamiche del nuovo ufficio, si commettono piccoli errori. Per esempio, si evita di fare domande, per paura di risultare poco preparati, o non si rivolge la parola a nessuno, sentendosi a disagio in un ambiente poco familiare. Niente di più sbagliato! Fare una buona impressione a capo e colleghi è fondamentale, soprattutto quando si è alle prime armi. Bisogna dar prova delle proprie capacità e potenzialità sin da subito, per iniziare a costruire il proprio percorso professionale”.
Ma come integrarsi in un ambiente che non si conosce e dar prova di quel che si vale? Ecco i 10 consigli di Hays Response da seguire il primo giorno di lavoro (e non solo):
1 – Arrivare puntale: è vietato presentarsi in ritardo il primo giorno di lavoro. La mancanza di puntualità è infatti sinonimo di scarsa serietà e poca professionalità. La cosa migliore è arrivare con qualche minuto di anticipo. Per questo, qualche giorno prima è opportuno studiarsi il tragitto più veloce per arrivare in ufficio.
2 – Informarsi sull’azienda: conoscere la sua storia, struttura e funzionamento è fondamentale per capire meglio il proprio ruolo, i propri compiti e obiettivi.
3 – Prendere appunti: annotare dati, informazioni e nomi è importante per capire da dove cominciare e come organizzare il lavoro che ci attende, definendo tempistiche e modalità di esecuzione.
4 – Imparare i nomi dei colleghi: rivolgersi a una persona chiamandola per nome è segno di educazione e crea subito un’atmosfera più amichevole. Inoltre, il modo migliore per rompere il ghiaccio, soprattutto se si è timidi e riservati, è approfittare dei momenti ‘di svago’ o ‘convivialità’ come la pausa caffè o la pausa pranzo per conoscere e farsi conoscere.
5 – Fare domande: è meglio chiedere spiegazioni e fare domande fin dalla prima riunione che tacere e portare a termine l’incarico senza la certezza di aver compreso bene le indicazioni. Spesso, può sembrare di fare domande stupide, invece si darà l’impressione opposta: ovvero, di essere attenti, precisi e scrupolosi.
6 – Attenzione all’abbigliamento: sobrietà è la parola d’ordine anche se l’azienda non prevede un preciso dress-code. Al bando, quindi, outfit trasandati, per lui, o troppo provocanti, per lei.
7 – Prendere iniziativa: mai stare con le mani in mano in attesa del nuovo lavoro! La volontà e la predisposizione a lavorare è una delle qualità più apprezzate.
8 – Essere motivati: avere un approccio positivo è fondamentale per crearsi, ogni giorno, nuove opportunità di crescita da cogliere con ambizione e entusiasmo.
9 – Mostrare coraggio: essere il più giovane non significa essere meno importante! Esprimere le proprie idee e le proprie convinzioni, in modo educato, restando aperto al confronto è infatti sinonimo di maturità e interesse alla vita aziendale.
10 – Infine, una buona dose di autoironia può aiutare a destreggiarsi nel caso di gaffe!