Si è diplomato nel 2012 in Interior Design allo Ied di Milano. Durante i tre anni di corso ha sempre portato avanti la sua passione per lo snowboard, ed una volta finita la scuola ha deciso di mettere davvero a frutto le competenze acquisite tra i banchi e sulle piste da snow. È la storia di Isacco Mantegazza, 26 anni, giovanissimo designer che da un anno ha realizzato il sogno di far rivivere lo storico marchio Funky, primo produttore europeo di tavole. Lui, che è il nipote del fondatore Lucio Longoni, insieme a Stefano Bergamaschi che è suo socio, è riuscito a far ripartire la produzione che si era fermata nel 1995.
Funky – L’azienda che si trova a Como è stata tra le prime a produrre tavole in Europa. “L’aspetto più sensazionale – ricorda oggi Andrea Longoni, uno dei fondatori – è stato poter assistere a un momento pionieristico e irripetibile. Un anno prima lo snowboard non esisteva e l’anno dopo si viaggiava sulla tavola a importanti velocità. La nostra filosofia è sempre stata quella di voler dar vita a un prodotto per divertirci, producendocelo noi”. Nei primi anni ’80 quando nasce Funky, in Italia si vendono solo poche centinaia di tavole: “C’erano solo tre marche sul mercato – spiega l’altro fondatore Lucio Longoni – e in quel momento siamo arrivati noi”. Il nome dell’azienda? “In quegli anni andava la musica Funky e questo era il ritmo a cui andavamo noi”.
L’idea – Trent’anni dopo questa storia di successo, Isacco Mantegazza vuole provare a dar nuova vita al marchio delle tavole italiane, con una strategia 2.0. “Si sono create delle dinamiche e coincidenze giuste – ci racconta – che mi hanno fatto dire: è il momento giusto. Aiuta sicuramente il fatto di conoscere l’ambiente, i fornitori e anche di aver finito di studiare ed essere pronto a entrare nel mondo del lavoro”.
In un periodo di crisi come quello attuale la scelta di far ripartire un’azienda sembrerebbe in controtendenza, eppure non è così. La nuova Funky è moderna: si affida a internet e ai social network, in modo da contenere i costi e investire tutto sulla qualità delle tavole. La vendita è esclusivamente online. La produzione invece – questo sì in controtendenza – è tutta italiana, incentrata nella provincia di Como. “Questo – ammette Isacco – è la nostra più grande difficoltà. Dall’estero arrivano prodotti che costano un terzo ed è complicato ricavare margini di guadagno producendo solo in Italia”.
La strada – Nonostante questo Funky continua a puntare sulla qualità dei prodotti e sulla ‘ricerca’: Isacco ha studiato a lungo i materiali e ha realizzato qualche piccola produzione di test. Alla fine ha avuto anche l’appoggio e supporto di famosi riders come i fratelli Kratter e i fratelli Bergamaschi.
Le sue tavole – ci spiega – sono prodotte con materiali di solito usati in altri settori e che nessun produttore utilizza nell’ambito snowboard. Sono materiali raffinati e leggeri: non ci sono tavole tradizionali con schiuma e legno. Ogni tavola pesa in media circa 1kg in meno delle concorrenti, “e su un peso di 3kg a tavola, si sente eccome”.
Per saperne di più – www.funkysnowboards.com.