Ecco una storia per imparare a rimettersi in gioco.Da assistente di vendita a commerciale esterna, un incarico da manager e infine quello da dirigente: quella di Silvia Casagrande, all’interno della Upm, una multinazionale finlandese attiva nel settore della produzione di carta, non si può non definire una carriera di tutto rispetto. Trent’anni di dedizione al lavoro e alla stessa azienda, fino a quando un bel giorno, come spesso accade di questi tempi, causa tagli al personale è arrivato il licenziamento. “I primi a saltare in periodo di crisi sono i dirigenti e così è stato – racconta Silvia –Allora avevo 52 anni e ricevere la notizia è stato come fare una doccia fredda”.
Dopo il licenziamento – Nei giorni successivi alla perdita del lavoro Silvia ha vissuto una crisi profondissima, ma la vicinanza di famigliari e amici l’ha aiutata molto a superare il momento: “All’inizio ero in stato di shock, anche perché avevo iniziato un iter legale contro l’azienda a cui non ero abituata e che richiedeva molta energia, pazienza e tranquillità interiore. Il conforto di mio marito, di mia madre e dei veri amici mi è stato di grande aiuto”. Ma quali sono stati i primi passi verso la ricerca di una nuova occupazione? “Il primo istinto è quello di cercare la cosa più comoda, quello che già sai fare, così ho ricominciato a vendere carta per conto di un agente, un lavoro che mi ha ridato la consapevolezza che non ero una fallita, che avevo delle capacità”.
Lavoro nuovo, vita nuova – Recuperata la fiducia in se stessa, è sorta la voglia di rimettersi in gioco. Silvia pensa, ragiona, legge la rivista Millionaire e prende spunti: “Grazie a un articolo ho scoperto l’esistenza di franchisor che si occupavano di ricercare e selezionare personale assistenziale. A quel punto, pensando che era un’idea di business che poteva funzionare in una società come quella di oggi, ho coinvolto un mio ex-collega, Roberto Guala, che aveva anche lui perso il lavoro e ci siamo lanciati in una nuova avventura. Scelto il franchisor che ci ispirava più fiducia, Santa Rosa Assistenza, ci siamo affiliati, abbiamo frequentato un corso di formazione e, lo scorso gennaio, abbiamo aperto la nostra agenzia, Ausilium Assitenza Srl www.ausiliumassistenza.it, in viale Monte Nero a Milano”.
I servizi dell’agenzia – Ausilium Assistenza si rivolge a un target medio-alto di famiglie e le assiste nella ricerca di colf, baby sitter e badanti. “In agenzia vengono tantissime persone in cerca di lavoro: le selezioni vengono svolte seguendo regole molto rigide, per garantire personale altamente qualificato e referenziato. Ai clienti siamo in grado di presentare, in breve tempo, due o tre candidati tra cui scegliere. Ogni collaboratore assunto è il migliore tra venti selezionati. Monitoriamo costantemente l’inserimento in famiglia per verificare che il dipendente si trovi a operare in una condizione di benessere lavorativo e che risponda alle esigenze del cliente”. La commissione per l’agenzia, corrisposta nel momento della scelta del collaboratore, comprende la pratica di assunzione e la garanzia che, se nel corso del primo anno l’inserimento del collaboratore non dovesse andare a buon fine, l’agenzia ricomincia una nuova ricerca, questa volta gratuitamente. “Non è un lavoro con cui ci si arricchisce, ma a cinquant’anni sentivo di dover fare qualcosa per gli altri, di avere gratificazioni non solo dal punto di vista economico, ma soprattutto umano”.