I lavoratori in somministrazione mensilmente occupati nel 2013 sono 277 mila: il 4,5% in più rispetto al 2012 (quando erano 265 mila).La curva si conferma in crescita mese su mese: a dicembre 2013 il numero medio di occupati è stato di 279 mila persone, il 6,5% in più rispetto a dicembre 2012.
Cresce anche la percentuale relativa al rapporto fra occupazione in somministrazione e occupazione totale che nel 2013 è pari all’1,28% contro l’1,19 di dicembre 2012.Sono queste le prime stime elaborate sullo scorso anno dal Centro Studi di settore costituito da Assolavoro, l’Associazione Nazionale delle Agenzie per il Lavoro, con i sindacati di categoria.
«Seppure non è stato ancora recuperato completamente il gap con i livelli pre-crisi, il settore delle Agenzie per il Lavoro dimostra, anche nel 2013, di essere un driver formidabile per una occupazione flessibile di qualità e per la competitività delle imprese» – ha dichiarato Luigi Brugnaro, Presidente di Assolavoro. Alle aziende, specialmente a quelle che operano sul piano internazionale, occorrono tempestività e flessibilità per rispondere al meglio alle esigenze del mercato; il know how e i servizi specializzati delle Agenzie (ricerca e formazione finalizzata, somministrazione, outplacement) permettono di avere il personale che occorre, adeguatamente formato, rapidamente e per il tempo necessario».
«Per il lavoratore somministrato, anche grazie alle novità introdotte con il rinnovo del Ccnl di settore – ha ricordato Brugnaro – vi sono tutte le garanzie del lavoro dipendente, retribuzione corrispondente ai dipendenti diretti dell’azienda utilizzatrice e numerose prestazioni di welfare aggiuntivo, tutte finanziate con risorse private».
«Valorizzare il ruolo delle Agenzie, sia nel Jobs Act, sia nelle iniziative specifiche, come la Garanzia Giovani, conviene a tutti e consente di migliorare la competitività del sistema Paese, arginando la diffusione, ancora elevatissima, delle forme di lavoro irregolare o sotto tutelate».