Il Fondo di Garanzia sarà aperto non più solo alle Piccole e Medie Imprese, ma anche ai professionisti: lo dice un decreto interministeriale in via di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale che stabilisce i nuovi criteri di accesso a questo strumento di sostegno al credito. La riforma è stata fortemente voluta dal Colap (Coordinamento Libere Associazioni Professionali), in particolare dalle presidente Emiliana Alessandrucci (nella foto): “L’idea nasce da un’intuizione che ho avuto dopo un’esperienza come volontaria nell’imprenditoria femminile. L’attività dell’impresa è molto simile a quella del professionista, anche quest’ultimo necessita di ristrutturarsi, di investire, ma difficilmente riesce ad ottenere dei finanziamenti per farlo. Ne parlai con l’allora viceministro Stefano Fassina e iniziammo a lavorarci”. Il percorso intrapreso lo scorso luglio e iniziato con un emendamento ha raggiunto il risultato desiderato senza troppi ostacoli “ad eccezione delle obiezioni poste da chi – racconta ancora il presidente – non crede nel sistema associativo”.
Il Fondo per i professionisti: come funziona – Una delle condizioni per l’accesso al Fondo è infatti l’iscrizione a un ordine professionale o l’adesione a un’associazione professionale tra quelle iscritte nell’elenco del ministero dello Sviluppo economico: “Questa è una clausola – spiega Alessandrucci – che ci garantisce la volontà dell’individuo di investire nella propria professione dal momento che ottenere un certificato professionale o un attestato di formazione ha costi non indifferenti”. Gli altri requisiti sono in via di definizione e saranno stabiliti nell’attuazione del decreto. Le risorse destinate ai professionisti (300.000 sono quelli iscritti al Colap, 4.000.000 quelli in tutta Italia), costituiranno il 5% del Fondo: “Non abbiamo stabilito limiti di credito, un singolo professionista potrà ricevere per esempio dai 5.000 ai 50.000 euro. Quello che mi auguro è che l’accesso ai finanziamenti non venga ostacolato da troppa burocrazia, cosa che sfiducerebbe sicuramente il Fondo”.
Uno strumento di sostegno – Il Colap si è reso disponibile a fornire supporto e consulenza agli associati interessati al Fondo e ha definito la riforma “l’unico provvedimento anticrisi per i professionisti attuato finora”: “L’arresto della crescita dell’aliquota contributiva è stato un sollievo – ha affermato il presidente – ma solo questo strumento arriva davvero a supporto della libera professione. Non è giusto che siano solo i professionisti a pagare il costo della crisi. Nel futuro immaginiamo degli ammortizzatori sociali a loro destinati che vengano utilizzati però come strumenti attivi e non passivi, per investire ad esempio in una start up o attuare ristrutturazioni anche solo del proprio sito web”.
Anche i professionisti ora potranno accedere a questo strumento di sostegno al credito purché siano iscritti a un ordine o a un’associazione. Un provvedimento voluto in primis dal Colap che lo ha definito l’unico vero supporto alla crisi.
Il Fondo di Garanzia sarà aperto non più solo alle Piccole e Medie Imprese, ma anche ai professionisti: lo dice un decreto interministeriale in via di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale che stabilisce i nuovi criteri di accesso a questo strumento di sostegno al credito. La riforma è stata fortemente voluta dal Colap (Coordinamento Libere Associazioni Professionali), in particolare dalle presidente Emiliana Alessandrucci: “L’idea nasce da un’intuizione che ho avuto dopo un’esperienza come volontaria nell’imprenditoria femminile. L’attività dell’impresa è molto simile a quella del professionista, anche quest’ultimo necessita di ristrutturarsi, di investire, ma difficilmente riesce ad ottenere dei finanziamenti per farlo. Ne parlai con l’allora viceministro Stefano Fassina e iniziammo a lavorarci”. Il percorso intrapreso lo scorso luglio e iniziato con un emendamento ha raggiunto il risultato desiderato senza troppi ostacoli “ad eccezione delle obiezioni poste da chi – racconta ancora il presidente – non crede nel sistema associativo”.