Da Associazione Illustratori ad Associazione Italiana Autori di Immagini: il punto di riferimento dei professionisti del settore cambia nome e lo fa con uno scopo preciso, ovvero eliminare ogni malinteso e definire la categoria professionale in modo specifico. Lo spiega il Presidente Ivo Milazzo: “Nell’immaginario comune il termine illustratore identifica il disegnatore che dà vita alle copertine dei libri o ai fumetti, non si pensa invece ad esempio al cinema di animazione. In questo modo vogliamo invece valorizzare e tutelare tutti gli autori”.
Un nuovo logo, uno statuto rivisto e un sito rinnovato dunque per l’evoluzione dell’associazione, nata nel 1980 con sede a Milano, che non vuole più fraintendimenti: tutta la comunicazione disegnata, dall’illustrazione al fumetto, dal cinema d’animazione alla pubblicità, è opera creativa d’ingegno. E su di essa è necessario divulgare una corretta informazione, proporre strumenti di formazione come incontri e corsi, promuovere e tutelare l’ “arte” dei soci, spesso relegata a un contesto politico-industriale e sminuita nel suo valore dal bombardamento di immagini a cui ci ha abituati la società contemporanea.
“Come associazione ci occupiamo inoltre di partecipare e organizzare eventi che mettano in evidenza gli iscritti, come nel caso della Fiera del Libro per Ragazzi di Bologna, e di fornire loro indicazioni legali e fiscali attraverso i nostri avvocati e commercialisti – spiega ancora il Presidente – Quello che produce la creatività di una persona possiede diritti morali e patrimoniali, invece questo, soprattutto nel mondo del virtuale, non viene tutelato. Per questo abbiamo anche steso un modello di contratto per la cessione del diritto d’autore scaricabile gratuitamente dal nostro sito da tutti, non solo dai soci. L’obiettivo è quello di creare percorsi condivisi tra chi investe e chi opera nel settore della comunicazione”.
La sinergia con le istituzioni è fondamentale poi per dare vita a iniziative culturali che coinvolgano il cittadino: il presidente ricorda la manifestazione Bookcity ideata con il Comune di Milano o ancora il network Creami sorto con il sostegno della Provincia di Milano. E proprio Palazzo Isimbardi ha ospitato l’Al nella conferenza di presentazione della nuova veste qualche giorno fa: “Il settore è in costante crescita, ma in altri Paesi c’è una maggiore consapevolezza dell’importanza che rappresenta per la comunicazione culturale – ha affermato l’Assessore provinciale al Lavoro Paolo Giovanni Del Nero – La collaborazione con le istituzioni e tra i diversi campi del settore, dal design alla moda al digitale, si rende necessaria per collegare realtà che finora hanno operato in modo autonomo e anche per proporre una filiera completa nel momento in cui, per esempio, si presenta un progetto creativo all’estero. O ancora è volta alla scopo di avvicinare il pubblico e il privato e l’ambito della formazione professionale al mondo dell’impresa”.