Per il quarto anno consecutivo, Corriere della Sera e Statista inseriscono Ericsson tra gli “Italy’s Best Employers” ossia la classifica multidisciplinare dedicata alle migliori aziende dove lavorare in Italia. Ericsson conferma la sua presenza nella la top 20 nella categoria “Internet, IT e Telecomunicazioni”.
In particolare, Ericsson è entrata nella classifica – composta in base a un sondaggio indipendente che ha coinvolto oltre 20.000 lavoratori – grazie alle molteplici iniziative messe in campo per creare un ambiente di lavoro inclusivo e stimolante, che coinvolga i propri dipendenti in iniziative di formazione e responsabilità sociale, e alla sua attenzione verso i giovani talenti. Nell’ultimo anno, Ericsson ha rafforzato le sue iniziative che hanno lo scopo di contribuire a colmare il gap di competenze digitali presente nel nostro Paese, ispirando le nuove generazioni e offrendo opportunità di formazione.
I dipendenti dell’azienda sono coinvolti attivamente in questi progetti, che rispecchiano l’obiettivo di sostenere tutte le diversità. Con il programma Educativo Ericsson Digital Lab, attivo da 4 anni, giovani studenti di età compresa compresa tra 11 e 16 anni – guidati e supportati dai dipendenti Ericsson – hanno la possibilità di entrare nel mondo della programmazione, della robotica e dell’intelligenza artificiale.
Anche al proprio interno, Ericsson è particolarmente attenta ai giovani talenti, risorsa strategica per un’azienda che punta fortemente sulla ricerca, con tre centri di Ricerca e Sviluppo a Genova, Pagani e Pisa e un’importante polo di sviluppo applicativo italiano popolato di giovani programmatori.
Laura Nocerino, Head of People di Ericsson Italia, commenta: “Il benessere delle persone è da sempre centrale per Ericsson, così come l’attenzione a sostenere tutte le comunità, sia interne che esterne, secondo i nostri valori di Rispetto, Professionalità, Perseveranza e Integrità. Il fatto di essere presenti in questa classifica per il quarto anno consecutivo testimonia il nostro impegno e ci conferma la validità del percorso intrapreso”.