Rispetto alla norma relativa al credito d’imposta per l’acquisto del gasolio per gli autotrasportatori, ‘sono al momento in corso interlocuzioni con la Commissione europea per definire una linea condivisa su tale misura, per evitare appunto le critiche della Commissione stessa’.
Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, in audizione nelle commissioni Bilancio e Finanze della Camera sul dl Aiuti riferendosi ai famosi 500 milioni stanziati per l’autotrasporto e destinati a compensare i mancati rimborsi sulle accise per gli Euro 5 e Euro 6.
La norma, prevista all’art. 3 del decreto legge, concede alle imprese esercenti attività di trasporto merci con veicoli di massa pari o superiore a 7,5 tonnellate, per mitigare gli effetti economici derivanti dall’aumento eccezionale del prezzo del gasolio utilizzato come carburante, un contributo straordinario sotto forma di credito di imposta (pari al 28%) della spesa sostenuta, nel primo trimestre 2022, per l’acquisto del gasolio impiegato in veicoli, di categoria euro 5 o superiore. Non concorre alla formazione del reddito di impresa né della base imponibile dell’Irap ed è cumulabile con altre agevolazioni che abbiano ad oggetto i medesimi costi.