“Dal 20 al 27 dicembre scorsi, i dipendenti dei 22 punti vendita di Cisalfa Roma hanno dovuto effettuare 40 ore settimanali di lavoro: l’azienda non ha tenuto conto della festività natalizia, che avrebbe dovuto ridurre l’orario settimanale, riconoscendo per la giornata del 25 dicembre il teorico del festivo. I dipendenti avrebbero dovuto lavorare circa 32 ore anziché 40, e a tutti gli effetti hanno effettuato uno straordinario non retribuito, peraltro in un periodo particolare dell’anno, quello natalizio: un comportamento che riteniamo inaccettabile e che si è verificato solo in questa azienda tra quelle che seguiamo. Abbiamo quindi convocato l’azienda presso l’Ufficio provinciale del lavoro, sezione Controversie collettive, che ha auspicato una soluzione da individuare tra le parti”. E’ quanto dichiara il segretario territoriale della Fisascat-Cisl di Roma Capitale e Rieti, Giulia Falcucci, aggiungendo che “finora ci siamo scontrati con la decisione unilaterale dell’azienda, penalizzante nei confronti di una categoria di lavoratori che è reduce da anni di forte stress ed esposizione al contagio a causa della pandemia. L’auspicio è quello di trovare una soluzione della vertenza, senza che siano sempre i lavoratori a pagare: per parte nostra, continueremo a fare tutto il possibile affinché venga riconosciuto ciò che spetta ai lavoratori, senza arrenderci o indietreggiare e mettendo in campo, laddove necessario, tutte le iniziative di protesta che riterremo opportune”.
Cisalfa, Falcucci (Fisascat-Cisl Roma): “Chiesto intervento dell’Ufficio provinciale del lavoro su orario dipendenti nella settimana natalizia”
“L’ufficio ha auspicato una soluzione della controversia tra le parti, in via stragiudiziale. Azienda non prosegua con decisione unilaterale o protesteremo”