Secondo gli ultimi dati disponibili, la gestione separata Inps, a cui fanno riferimento autonomi e professionisti, è in attivo di circa 7 miliardi. Stesso discorso non vale per il bilancio generale Inps, che ogni anno conta ingenti perdite. I numeri parlano chiaro, gli autonomi contribuiscono in maniera importante alle casse dello stato ricevendo poco o niente in cambio.
Ieri negli studi di Quarta Repubblica su rete 4 è andata in scena l’ennesima “sparata” su autonomi e imprenditori che sarebbero tutti evasori responsabili del debito pubblico italiano. Ospiti della trasmissione, la Presidente del CoLAP Emiliana Alessandrucci e un noto sindacalista, argomento di discussione, il bonus 200 euro. L’ultima misura di sostegno del Governo destina 5,5 miliardi per dipendenti e pensionati, solo 400 milioni per gli autonomi, che oltretutto non sanno ancora come e quando verrà erogato il sostegno.
“Dovremmo concentrare i nostri sforzi nella ripresa e nella produttività – dichiara la presidente del CoLAP Emiliana Alessandrucci – purtroppo siamo costretti a difenderci da questi attacchi che sembrano provenire da un altro mondo. Capisco la necessità di dover difendere lo status quo, ma suggerisco ad alcuni sindacalisti di guardare avanti, altrimenti rischiano di diventare rappresentanti di loro stessi e basta. Il mondo del lavoro di oggi- conclude la Alessandrucci-è lontano anni luce da queste dinamiche”.
L’ultimo esempio di come vanno le cose in questo Paese è l’indennità Iscro. Presentata come la cassa integrazione per gli autonomi, in realtà il sostegno è totalmente a carico del destinatario, visto che la sua istituzione è coincisa con un aumento dell’aliquota proprio per finanziare l’indennità. Gli iscritti alla gestione separata pagano le tasse e si pagano da soli i propri bonus, quanti possono dire altrettanto? Altro che evasori.