Il Coordinamento nazionale Fim Cisl di Fincantieri riunito oggi a Roma, prende atto della totale discontinuità circa la scelta compiuta dal Governo nel cambiare la governance di Fincantieri ed esprime preoccupazione affinché non venga pregiudicato quanto in questi anni realizzato in termini di crescita occupazionale e certezze industriali che hanno portato il Gruppo ad essere leader mondiale sia nel settore cruise che militare.
I circa 9.000 dipendenti che lavorano negli otto cantieri, nei palazzi direzionali e nelle società controllate e le migliaia di lavoratori delle aziende d’appalto e dell’indotto, chiedono di avere certezza circa la continuità dell’attività industriale sviluppata dall’ ad. Bono dai primi anni 2000 ad oggi . Il potenziamento dei cantieri e l’incrementato occupazionale sono dati inconfutabili.
Il coordinamento della Fim Cisl sollecita, dopo la nomina del futuro Amministratore Delegato, al più presto, un incontro tra le organizzazioni sindacali e il nuovo management per conoscere le strategie industriali, le possibili alleanze internazionali, gli investimenti necessari al consolidamento e al miglioramento strutturale e industriale dei siti.
Dovranno essere affrontate anche le criticità produttive dovute alla difficile contesto internazionale, come l’approvvigionamento di acciaio e di semilavorati necessari al proseguimento della costruzione delle navi nei vari cantieri .
“Chiediamo al Governo garanzia che il gruppo Fincantieri rimanga un soggetto leader nella cantieristica a livello mondiale. La continuità industriale e occupazionale saranno i primi tempi che porremo al nuovo amministrazione di prossima nomina. Occorre conoscere il piano industriale dei prossimi anni al più presto per dare risposte alle preoccupazioni dei lavoratori – dichiara a margine del Coordinamento il Segretario Generale della Fim Cisl Roberto Benaglia.”