Sul costo dell’energia il presidente di Confindustria Carlo Bonomi fa un duro richiamo al Governo. “Non c’è la volontà politica” di intervenire sul prezzo del gas, secondo il numero uno degli industriali. “Gli italiani hanno dimostrato di avere un grande senso civile durante il primo lockdown, che abbiamo sprecato. Se veramente si vuole mettere più soldi in tasca agli italiani, Confindustria è da mesi che chiede che si metta un tetto a prezzo del gas, perché è evidente che ci sono speculazioni“, spiega Bonomi, a Bologna per il 50esimo anniversario dell’associazione.
“Abbiamo detto ‘se non lo fa l’Europa, facciamo noi’ sulla base dell’analisi dei contratti di fornitura del gas. Ci hanno detto che non si può fare, perché nessuno ci venderebbe più il gas. Perché Spagna e Portogallo lo hanno fatto? Perché la Comunità europea ha dato loro la possibilità di farlo?”, chiede Bonomi. “Allora non c’è la volontà politica di intervenire”, osserva.
L’altolà a Orlando: “No a ricatti su aiuti alle imprese”
Dal presidente di Confindustria giunge anche un altolà al ministro del Lavoro, Andrea Orlando, che ha parlato di aiuti alle imprese condizionati all’aumento dei salari. “Non è quella la strada. È un ricatto. È questo il patto per l’Italia che ci proponete?”, sbotta Bonomi, intervenendo a un evento per il 50esimo anniversario di Confindustria Emilia-Romagna a Bologna.
“Si pontifica sulle imprese da parte di chi non ha fatto un giorno di lavoro in fabbrica. È dalla discussione su legge di Bilancio che discutiamo di come mettere più soldi in tasca agli italiani, lo si può fare con il taglio del cuneo fiscale, è impensabile adesso aumentare i salari”, scandisce.
– Agenzia DiRE –