Dopo oltre 1000 congressi aziendali e 68 regionali e territoriali che hanno visto tutta la Fim Cisl impegnata da novembre dello scorso anno ad oggi, i giorni 20 – 21 e 22 aprile prossimi, il percorso congressuale dei metalmeccanici Cisl arriverà alla sua conclusione con la celebrazione del 20^esimo congresso nazionale dal titolo: ” Partecipiamo per più lavoro giusto” che si terrà a Torino presso il Centro Congressi Lingotto.
Una tre giorni densa di appuntamenti e ospiti di caratura internazionale. Dopo i saluti del sindaco Stefano Lo Russo della città di Torino, aprirà i lavori il giorno 20 alle ore 10.30 il segretario generale Fim Cisl Roberto Benaglia con la relazione della Segretaria nazionale a cui seguiranno gli interventi della ministra delle Pari Opportunità e Famiglia Elena Bonetti e del ministro del lavoro Andrea Orlando; nel pomeriggio previsto l’intervento in video messaggio del Commissario Europeo alle Attività Economiche Paolo Gentiloni a cui seguirà l’intervento di Luc Triangle segretario generale IndustriAll e di Emmanuele Massagli “sui nuovi bisogni dei metalmeccanici e Atle Høie Segretario generale di Industriall Global, chiuderà la giornata Luigi Sbarra Segretario generale Cisl. Il giorno 22 invece, dopo i saluti del presidente della Regione Alberto Cirio, video messaggio del ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti e del Segretario generale Ces Luca Visentini, a cui, dopo il dibattito, sarà previsto un contributo solidale a Khaing Zar Aung presidente Industrial Worker’s Federation of Myanmar e una performance teatrale dell’attore Aristite Genovese e del musicista Giovanni Panozzo. L’ultima giornata congressuale del 22 sarà dedicata ad un ricordo di Pierre Carniti affidato a Bruno Manghi e un msg di speranza affidato al pedagogista Johnny Dotti, la mattinata si concluderà con l’elezione del segretario generale, la segreteria nazionale e di tutti gli altri organismi.
“Abbiamo scelto Torino per il nostro Congresso nazionale, perché proprio in questa città la FIM nel lontano 1954 aveva celebrato il suo secondo Congresso nazionale e oggi come allora, Torino è città simbolo dei metalmeccanici, impegnati nelle transizioni in atto nel mondo del lavoro (digitale ed ecologica) e in particolare nell’auto, alla ricerca di un nuovo futuro industriale ed occupazionale crocevia di grandi trasformazioni lavorative e sociali. In questo periodo storico di grande incertezza tra una pandemia che non accenna a finire e il ritorno della guerra in Europa i metalmeccanici vogliono continuare a lanciare un messaggio di speranza per rivendicare coesione sociale, buona occupazione, difesa dei redditi dei lavoratori. Partecipiamo per un lavoro più giusto non è un semplice slogan, è l’idea che nel lavoro in profondo cambiamento e dentro la sua dimensione sociale si può ambire ad una società più giusta. Questo Congresso avrà un respiro internazionale perché è proprio nella dimensione Europea che bisogna riannodare gli squilibri, ridurre le disuguaglianze e ridare senso comune al lavoro. La Fim vuole essere un sindacato popolare e non populista. Per questo fine abbiamo bisogno di ricette sindacali nuove che saranno al centro del dibattito a Torino. Ricette che dovranno saper rilanciare l’azione contrattuale dei metalmeccanici. Un’azione già positiva, grazie ai recenti rinnovi contrattuali innovativi; l’ambizione di riuscire a rappresentare i sempre più articolati nuovi bisogni che giovani, donne, tecnici e operai stanno ricercando nel lavoro che cambia è il nostro obiettivo. Accrescere le competenze e l’accesso alla formazione, garantire più welfare e conciliazione vita lavoro, regolare le prestazioni di chi è in smart-working, puntare sulla crescita del salario professionale e tornare a ridurre gli orari in prospettiva sono le linee strategiche su cui la Fim si è già caratterizzata e che saranno al centro della nostra elaborazione.”