(Labitalia) – Saranno 102mila i posti di lavoro attivati a Milano, 27mila nel resto della Lombardia, su un totale nazionale di 191mila, con Expo 2015. Fino al 2015 l’occupazione attivata dall’Esposizione Universale riguarderà principalmente il settore delle costruzioni e dell’industria, nel corso dell’evento sarà la volta di turismo e servizi all’impresa e alla persona, dopo l’evento saranno industria, servizi alle imprese e commercio gli ambiti rilevanti a livello occupazionale. La maggior parte delle opportunità sarà nei sei mesi della manifestazione e in quello successivo. Sul territorio milanese la produzione aggiuntiva sarà di 12,7 miliardi, su un totale nazionale di 23,6 e lombardo di 15,8. Sarà di 6 miliardi il valore aggiunto milanese su 7,4 lombardi e 10 italiani. Con Expo Milano 2015 nasceranno 11mila nuove imprese in Italia, la metà in Lombardia.
E’ questo l’indotto economico dell’Esposizione Universale del 2015 a Milano e in Italia, tra il 2012 e il 2020, tra investimenti della società di gestione e dei Paesi partecipanti (non considerando i progetti infrastrutturali), aumento dei consumi, incoming turistico ed eredità economica che l’evento lascerà in termini di nuove imprese create, valorizzazione del patrimonio immobiliare e accresciuta attrattività turistica del territorio. A stimarlo una ricerca della Camera di commercio di Milano e dalla società Expo 2015 e affidata a un team di analisti economici coordinati da Alberto Dell’Acqua, della Sda Bocconi.
Il progetto ha portato alla realizzazione di un modello di stima economica dell’indotto dell’evento, a partire dal 2012 e con proiezione fino all’anno 2020, che sarà messo a disposizione del Bieper la valutazione economica dell’impatto delle Esposizioni Universali.
“Stiamo tutti lavorando – ha commentato Maurizio Martina, sottosegretario con delega a Expo Milano 2015 – perché Expo sia per il Paese un punto di svolta, un passaggio utile per generare occupazione e rilanciare le nostre imprese. Già oggi ci sono numeri importanti da non sottovalutare. Con le azioni di Agenda Italia il governo fa la sua parte attivando subito strumenti utili sia per il lavoro che per le imprese”.
“Secondo la ricerca promossa dalla Camera di commercio e da Expo 2015 con un team di professori universitari – ha dichiarato Carlo Sangalli, presidente della Camera di commercio di Milano – Expo potrebbe portare a Milano un carico di lavoro tale da impegnare 102mila nuovi addetti. E’ un risultato previsto di grande importanza, ma non scontato, che va costruito incentivando le imprese che assumono. In particolare, il governo deve dare un segnale forte prevedendo un vantaggio fiscale per le aziende che decidono di confermare i lavoratori assunti durante il periodo di Expo. In questo contesto, diciamo un sì convinto alla proposta di Cgil, Cisl e Uil di istituire una cabina di regia e un protocollo di intesa tra istituzioni e società Expo per l’occupazione e la formazione dei lavoratori in vista del 2015″.
“I numeri di questa ricerca – ha spiegato Giuseppe Sala, commissario unico delegato del governo per Expo Milano 2015 – rappresentano un’iniezione di entusiasmo e di ottimismo per l’intero sistema Italia anche nella connotazione territoriale e temporale. Ci saranno effetti e ricadute positive in tutti i settori produttivi anche negli anni successivi. Per questo motivo, è fondamentale che le istituzioni, locali e nazionali, investano risorse, energie e idee in questo progetto”